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Connettività satellitare: la UE sfida Elon Musk con Iris2

di Teresa Barone

19 Dicembre 2024 11:00

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La rete satellitare Iris2 offriranno tra pochi anni comunicazioni sicure e veloci in tutto il Continente, con opportunità e nuovi servizi anche in Italia.

Con la realizzazione della costellazione di satelliti Iris2 la Commissione Europea ha annunciato l’avvio del progetto volto a garantire comunicazioni sicure e veloci non solo ai Governi ma anche ad imprese e cittadini.

Iris2 rappresenta per molti la risposta europea alla rete di satelliti Starlink di Elon Musk, da realizzare con la messa in orbita di una rete di 290 satelliti multiorbitali in accordo con il consorzio SpaceRISE.

Iris2: progetto UE per la connettività satellitare

Il progetto Iris2 (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite) prevede il lancio dei satelliti attraverso vettori europei e si affianca ai precedenti programmi Copernicus e Galileo messi in atto dalla UE.

Oltre al contratto tra la Commissione Europea e il consorzio con validità pari a12 anni, è stato anche firmato l’accordo tra quest’ultimo ed ESA. La nuova costellazione multiorbitale di 290 satelliti – spiega la Commissione UE – combinerà i vantaggi offerti dai satelliti Medium Earth Orbit (MEO) e Low Earth (LEO).

È destinata a fornire servizi di connettività sicuri alla UE e ai suoi Stati membri, nonché connettività a banda larga per autorità governative, aziende private e cittadini, garantendo al contempo Internet ad alta velocità per far fronte alle zone prive di connettività.

Il programma Iris2 sarà operativo a partire dal 2027, con una fase di sviluppo che vedrà un investimento complessivo di oltre 6 miliardi di euro, cofinanziati dall’UE e dai paesi membri. L’Italia parteciperà attivamente sia con risorse economiche che con know-how tecnologico, consolidando la propria posizione tra i principali attori dell’industria spaziale europea. Il primo lancio satellitare è in programma non prima del 2029.

Ricadute per imprese e cittadini italiani

Con lo sviluppo di una rete satellitare ad alte prestazioni per garantire connettività sicura, resiliente e inclusiva su tutto il territorio europeo. Per l’Italia, le ricadute del progetto sono molteplici, sia per i cittadini che per le imprese.

Il progetto Iris2 offrirà nuove opportunità di accesso alla rete in aree rurali e remote, dove attualmente la connettività è limitata o inesistente. Questi interventi, finanziati in parte da fondi europei e nazionali, rappresentano una svolta per la digitalizzazione delle aree meno sviluppate del Paese.

Attraverso una rete satellitare avanzata, il programma mira a garantire l’accesso a Internet ad alta velocità in zone isolate, riducendo il divario digitale, offrire servizi di emergenza e connettività in caso di disastri naturali o situazioni critiche, supportare iniziative di telemedicina, istruzione a distanza e smart working, contribuendo a migliorare la qualità della vita.

Il programma Iris2 è anche un volano per l’industria tecnologica e spaziale italiana. Le imprese nazionali attive nei settori della ricerca, dello sviluppo e della produzione di tecnologie satellitari potranno beneficiare di contratti per la fornitura di componenti e servizi per la costruzione e il lancio dei satelliti, collaborazioni con istituzioni europee e altre imprese internazionali per progetti di innovazione e maggiore competitività grazie alla partecipazione a un progetto strategico di portata globale.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già avviato tavoli di lavoro con aziende del settore aerospaziale per promuovere la partecipazione italiana al programma. Tra le imprese coinvolte figurano leader del settore come Leonardo, Thales Alenia Space e Avio.

Per l’Italia, questo significa anche rafforzare la capacità di difesa cibernetica e prevenire minacce legate alla sicurezza dei dati, sviluppare infrastrutture di comunicazione critiche per supportare la Pubblica Amministrazione e le forze armate e potenziare la rete di comunicazione satellitare per scopi istituzionali, inclusa la protezione civile.