Ho 41 anni di contributi: posso andare in pensione, visto che sono disoccupata?
Ci sono diverse opzioni per la pensione con 41 anni di contributi versati – Pensione precoci, Quota 103, e Opzione Donna – ma tutte richiedono precisi requisiti.
La pensione precoci richiede almeno un anno di contributi versati prima dei 19 anni di età, e l’appartenenza a una delle quattro categorie di aventi diritto: disoccupati involontari, caregiver, disabili almeno al 74%, addetti a mansioni gravose. Lei in qualità di disoccupata potrebbe potrebbe quindi rientrare nella platea, ma deve anche avere un anno di contributi versati prima dei 19 anni.
La Quota 103 richiede oltre al requisito contributivo, pari appunto a 41 anni, anche 62 anni di età. Il fatto di essere disoccupato in questo caso non rileva, lei può scegliere questa orma di uscita flessibile se oltre ai 41 anni di contributi ha anche 62 anni di età.
L’Opzione Donna richiede 35 anni di contributi e almeno 61 anni compiuti entro il 31 dicembre 2023, anche se la Legge di Bilancio 2025 dovrebbe spostare l’asticella al 31 dicembre 2024. Bisogna appartenere a una delle tre categorie di aventi diritto: caregiver, disabili al 74%, oppure disoccupate o dipendenti in aziende con un tavolo ministeriale di crisi aperto.
Significa che questa opzione non è attivabile da tutte le lavoratrici disoccupate: nel suo caso, sarebbe necessario che l’azienda presso la quale lavorava avesse un tavolo di crisi aperto presso la struttura ministeriale per la crisi d’impresa, in base all’articolo 1, comma 852, della legge 296/2006.
In mancanza delle condizioni di legge non resta che aspettare l’età per la pensione di vecchiaia, ossia i 67 anni, oppure di maturare il diritto alla pensione anticipata piena, che richiede 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz