Si può scegliere la pensione dopo il Bonus Maroni?

Non ci sono obblighi legislativi per l’adesione alla pensione con la Quota 103 dopo aver esercitato l’opzione per il Bonus Maroni. Quindi, si può scegliere di ritirarsi con la pensione anticipata Fornero, che rappresenta senz’altro l’opzione più conveniente perché non prevede alcun ricalcolo dell’assegno (mentre la Quota 103 comporta la valorizzazione dell’intera pensione con il sistema contributivo).

La normativa di riferimento è il comma 286 della Legge 197/2022, in base alla quale il requisito per la Quota 103 è necessario per esercitare l’opzion Bonus Maroni ma non vincola poi il lavoratore a scegliere la pensione anticipata flessibile. La formulazione della norma è la seguente:

i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi previsti dalle disposizioni di cui all’articolo 14.1 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 (ovvero i 62 anni di età e 41 anni di contributi della Quota 103, ndr) possono rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi a proprio carico relativi all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima.

Non si prevede un vincolo ad andare in pensione con la Quota 103. Posso anche aggiungere che sarebbe un controsenso, visto che lo scopo della norma è incentivare la permanenza nel mondo del lavoro:  una restrizione in tal senso anticiperebbe nuovamente l’uscita rispetto alle formule ordinarie.

Colgo l’occasione per ricordare che la Legge di Bilancio 2025, attualmente in Parlamento, amplia la platea del Bonus Maroni anche a coloro che hanno il requisito per la pensione anticipata consentendo al lavoratore di farsi versare direttamente in busta paga la quota di contribuzione a suo carico, andando quindi ad aumentare la busta paga.

Risposta di Barbara Weisz