Il 19 novembre 2024 ha segnato una data importante per il settore metalmeccanico e artigiano italiano, con la firma dell’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’Area Meccanica.
L’intesa, siglata da Confartigianato e dalle sue articolazioni di categoria (Impianti, Orafi, Odontotecnici e Restauro), insieme alle sigle sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, definisce i termini del nuovo CCNL 2023-2026, dopo che il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2022.
Aumenti retributivi a partire dal 1° dicembre 2024
L’accordo si inserisce in un contesto di sostenibilità economica che sociale, cercando di equilibrare la protezione dei diritti dei lavoratori con la competitività delle imprese. Una delle novità principali del nuovo contratto nazionale riguarda l’erogazione degli aumenti retributivi in vigore dal 1° dicembre 2024. Gli incrementi stipendiali, distribuiti su quattro tranche secondo un preciso calendario stilato nell’ambito dell’accordo, variano a seconda delle categorie e dei livelli di inquadramento.
Per fare un esempio e capire di quale cresce lo stipendio, i nuovi aumenti sulla retribuzione tabellare al 4° livello sono i seguenti:
- Metalmeccanica e Installazione di Impianti: 120 euro
- Orafi, Argentieri e Affini: 120 euro
- Restauro: 144 euro
- Odontotecnici: 109 euro
I settori di inquadramento più alti (5°, 6° livello e così via) riceveranno importi definiti in un accordo separato, firmato nei prossimi giorni.
Gli aumenti sono frutto dell’accordo parziale firmato il 21 dicembre 2023, che aveva previsto un acconto (96 euro al 4° livello) in scadenza il 30 novembre 2024, per essere trasformato definitivamente in parte della retribuzione tabellare dal 1° dicembre 2024.
Flessibilità oraria, preavviso, scatti anzianità: nuove regole
Oltre agli aumenti retributivi, il rinnovo del contratto include modifiche importanti in ambito normativo, con l’introduzione di nuove regole su orari di lavoro e preavviso.
Tra le novità, spicca l’introduzione della possibilità di stipulare accordi individuali per la modifica della distribuzione dell’orario di lavoro giornaliero senza obbligo di pagamento come straordinario per la nona ora lavorativa. La distribuzione dell’orario potrà prevedere giornate con 9 ore lavorative ordinarie alternate da giornate con meno di 8 ore, in deroga all’orario fisso di 8 ore giornaliere.
Altra importante novità riguarda il periodo di preavviso in caso di licenziamento e dimissioni, che è stato esteso, dando maggiori tutele ai lavoratori.
Il contratto prevede anche che i lavoratori in apprendistato ricevano uno scatto di anzianità di 10 euro.
Sfera di applicazione del contratto
Il nuovo contratto, oltre a rinnovare le condizioni per i settori tradizionali, amplia la sua sfera di applicazione includendo nuove realtà produttive:
- imprese artigiane che svolgono attività di progettazione industriale e produzione di macchine;
- imprese non artigiane che operano nel settore della metalmeccanica e impianti, in particolare quelle specializzate in servizi legati ad attività subacquee.
L’ampliamento mira ad ampliare la tutela per le imprese che operano in ambiti specifici e innovativi.