Posso usufruire delle detrazioni edilizie per le spese sostenute su un immobile posseduto dalla mia compagna?
Lei ha diritto a utilizzare le detrazioni per ristrutturazioni edilizie o riqualificazioni energetiche in qualità di convivente more uxorio. Questo, solo nel caso in cui lei conviva con la sua compagna e siate un coppia di fatto ai sensi della Legge Cirinnà.
Il diritto delle coppie di fatto registrate al Comune, alla di accedere alle stesse agevolazioni spettanti ai familiari conviventi è stato introdotto nel 2016 in base al principio di “stabile convivenza” previsto dalla legge n. 76/2016, con riferimento al concetto di famiglia anagrafica.
Pur non essendo sposati, quindi, anche i conviventi possono fruire dell’agevolazione, purché lo status di convivenza sia configurabile già al momento dei lavori (Risoluzione n. 136/2002) e sussista al momento del sostenimento delle spese (anche se antecedente l’avvio dei lavori).
La legge ricomprende genericamente le coppie di fatto, senza specificare in relazione a quali immobili, ma l’Agenzia delle Entrate, nella sopra citata Risoluzione, fornisce un’interpretazione di riferimento, chiarendo il convivente more uxorio che sostiene le spese:
può fruire della detrazione anche per le spese sostenute per interventi effettuati su una delle abitazioni nelle quali si esplica il rapporto di convivenza anche se diversa dall’abitazione principale della coppia.
Per le aliquote di detrazione, dal 2025 scattano invece le novità della Manovra 2025, che prevede il 50% su 96mila euro di spesa per ciascun immobile prima casa, oppure il 36% sulle seconde case.
Naturalmente è necessario che le spese siano sostenute dal beneficiario della detrazione, intestatario di bonifici e fatture. Il bonifico deve rispettare i requisiti previsti, quindi contenere i dati relativi all’agevolazione utilizzata e ai destinatari delle fatture.
Trova tutti gli adempimenti previsti nella Guida alle detrazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz