Guida agli acquisti per aziende in crisi

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 18 Marzo 2009
Aggiornato 11 Luglio 2013 11:18

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Una indagine MFG.com spiega come le aziende rispondono alle crisi in termini di acquisto di beni e servizi. Focus sulla scelta dei fornitori, che devono essere rapidi ed economici

La crisi economica ha obbligato la maggior parte delle aziende a mettere in campo una serie di misure atte a minimizzare le criticità determinate dalla mancanza di liquidità e capitale.

Ciò ha determinato anche una sensibile flessione negli acquisti, sui quali MFG.com ha realizzato uno studio ad hoc, esaminando nel complesso i trend di acquisto di 620 imprese e delineando le strategie d’acquisto delle imprese europee.

Nella maggior parte dei casi, si agisce con il blocco delle assunzioni o con il taglio al personale. Negli altri casi, però, si punta ad una riduzione di costi operativi e attrezzature.

Più del 42% del campione dichiara di versare in difficoltà crescenti, mentre il 32% nota un miglioramento. Le fasce estreme del sondaggio registrano un 15% di aziende fiere di definire “eccellenti” le proprie condizioni di sviluppo, contro un 11% che indica lo stato attuale come “preoccupante”.

Nell’ambito delle strategie anti-crisi sono emerse delle linee guida utili ad ottimizzare il rapporto con i fornitori. Il 23% delle aziende intervistate pone maggiore attenzione in fase di negoziazione, mentre un 17% tenta di gestire al meglio il magazzino.

Il rapporto con i fornitori diventa quindi fondamentale anche per risparmiare, e le aziende scelgono i propri partner principalmente in base al prezzo offerto (29%).

Solo successivamente vengono valutati tempi di consegna (23%) o qualità di materiali, prodtti e servizi (10%). Per quanto riguarda la localizzazione geografica, i più apprezzati rimangono i paesi dell’Europa Occidentale (26%), seguiti da Europa dell’Est (17%) e Cina (16%), mentre solo il 3% acquista localmente.