Con la firma dell’apposito decreto da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, arriva la conferma della figura di docente tutor e docente orientatore anche per l’anno scolastico 2024/25, con uno stanziamento di 267 milioni di euro.
L’investimento mira a incentivare i docenti e a potenziare il supporto agli studenti, a scuola e nella scelta dei percorsi formativi e professionali.
Docenti tutor e orientatori anche nel 2025
Operativi nella Scuola secondariea di II grado a partire dal terzo anno, tutor e orientatore rappresentano figure di riferimento per gli studenti, con il compito di autarli, valorizzarli e motivarli.
- Il tutor, in collaborazione con i docenti della classe, personalizza i percorsi per chi è in difficoltà e per chi invece mostra capacità e talenti particolari.
- L’orientatore individua potenzialità e aspirazioni degli studenti, per aiutarli a compiere scelte consapevoli per il proprio percorso scolastico e lavorativo.
Risorse stanziate e criteri di ripartizione
Il decreto, emanato ai sensi dell’articolo 1, comma 330, della legge n. 213/2023, assegna:
- 84 milioni di euro per la valorizzazione del personale scolastico con funzioni di tutor e orientatore (42 milioni per il 2024 e 42 milioni per il 2025);
- 183 milioni di euro aggiuntivi provenienti dal Programma Operativo Complementare (POC) “Per la Scuola” 2014-2020, destinati ad attività di orientamento didattico per le classi terze, quarte e quinte.
Le risorse nazionali e comunitarie saranno ripartite tra le scuole proporzionalmente al numero di studenti e ai progetti presentati tramite avvisi pubblici. Nel dettaglio, saranno distribuite secondo due modalità principali:
- ripartizione proporzionale: i fondi assegnati in base al numero di studenti iscritti nelle classi terze, quarte e quinte, come indicato nell’Allegato A al decreto;
- progetti presentati su avviso pubblico: i fondi aggiuntivi del POC saranno assegnati alle scuole che ne faranno richiesta e presenteranno progetti conformi ai criteri indicati nell’Allegato B.
Le scuole utilizzeranno i fondi per identificare tutor e orientatori tra i docenti, privilegiando chi ha svolto tali funzioni in precedenza o ha esperienza in attività connesse all’orientamento e all’inclusione.
I fondi possono essere usati anche per organizzare percorsi formativi e moduli di orientamento per gli studenti e per retribuire il personale sulla base delle ore e delle attività aggiuntive svolte.
Stipendi e compensi extra per docenti e tutor scolastici
Il nuovo Decreto MIM specifica anche i compensi previsti per entrambe le figure:
- il docente orientatore percepirà un compenso annuo di 1.500 euro lordi finanziato con risorse nazionali;
- il docente tutor percepirà un compenso variabile da 1.590 a 2.725 euro lordi, in aggiunta a un compenso aggiuntivo finanziato con risorse del POC, in base alle ore extra svolte (per studenti con fragilità o particolari necessità).
Recepite dal CCNL, le figure dei docenti tutor e orientatori ottengono anche un punteggio aggiuntivo utile ai fini delle graduatorie interne e della mobilità, come previsto dalla direttiva ministeriale siglata nell’aprile 2023 (il punteggio è ancora da definire).
Requisiti per diventare docenti tutor e orientatori
I docenti selezionati devono possedere i seguenti requisiti:
- avere completato il percorso formativo obbligatorio per tutor e orientatori (DM n. 63/2023);
- preferibilmente, aver già ricoperto tali ruoli nell’anno scolastico 2023/2024;
- dimostrare esperienza in attività correlate all’orientamento e all’inclusione;
- garantire disponibilità per almeno un triennio scolastico.
Il Collegio dei docenti delibererà i criteri di precedenza per la selezione del personale.
Per ulteriori dettagli, si rimanda agli Allegati A e B disponibili sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sopra linkati.