Taglio del cuneo 2025: come funziona da gennaio la nuova defiscalizzazione

Risposta di Barbara Weisz

22 Novembre 2024 10:53

Fabrizio chiede:

Cosa prevede il nuovo taglio del cuneo fiscale in busta paga applicato nel 2025?

Il restyling di Governo applicato al taglio del cuneo fiscale nella busta paga dei lavoratori dipendenti è previsto dall’attuale testo della Legge di Bilancio 2025: deve ancora essere approvata in via definitiva dal Parlamento ma si tratta di una misura che quasi certamente non sarà modificata rispetto al disegno di legge, rimanendo così come è prevista dall’attuale testo della Manovra.

Dal prossimo anno, il taglio del cuneo contributivo diventa a tutti gli effetti una defiscalizzazione, ma l’impatto in busta paga – per chi già ha utilizzato l’agevolazione nel 2024 – resta sostanziamente analogo, pur con alcuni aggiustamenti in negativo: in alcuni casi si arriva infatti a perdere fino a 50 euro al mese in busta paga.

Rispetto al 2024, secondo l’ISTAT, la situazione è la seguente:

In base a simulazioni come quella della UIL, lo svantaggio arriva a 740 euro annui per chi ha un reddito di 35mila euro.

Per chi ha un reddito superiore a 35mila euro, c’è invece un vantaggio netto rispetto allo scorso anno perché questi lavoratori non erano ricompresi.

Di contro, la buona notizia è che la Manovra rende il taglio del cuneo una misura permanente, senza dover essere prorogato di anno in anno. Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 amplia la platea degli aventi diritto ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 40mila euro.

CALCOLO STIPENDIO NETTO

Il nuovo meccanismo che si applica è il seguente.

  • Per i dipendenti con reddito complessibo fino a 20mila euro, è prevista una somma aggiuntiva esentasse in busta paga che varia a seconda del reddito. E’ pari al 7,1% del reddito per chi guadagna fino a 8mila 500 euro annui, al 5,3% fra 8mila 500 e 15mila euro annui e infine al 4,8% fra 15mila e 20mila euro. Ci sono diversi calcoli sull’impatto in busta paga, che tendenzialmente è analogo a quello del taglio del cuneo.
  • Per i dipendenti con reddito tra 20mila e 32mila euro, è stata invece una detrazione di mille euro. Qui ci sono simulazione in base alle quali questa misura è meno vantaggiosa del vecchio taglio del cuneo fiscale, in base ai calcoli della Uil c’è uno svantaggio di qualche centinaio di euro all’anno.
  • Per i dipendenti con reddito tra 32mila e 40mila euro, invesi applica un meccanismo a scalare che si esaurisce a quota 40mila euro.

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