I dipendenti che hanno diritto al Bonus Natale da 100 euro (da pochi giorni con platea estesa) devono presentare domanda al datore di lavoro per attestare il possesso dei requisiti richiesti, in tempo utile per elaborare le buste paga di dicembre contenenti la tredicesima mensilità.
- Nel settore pubblico c’è una procedura web su NoiPA (in area riservata, dal menu “Servizi“) da effettuare entro il 22 novembre per il personale Scuola e gli Statali, entro il 27 novembre per il srttore Sanità)
- Nel settore privato non esiste una modulistica univoca. La legge specifica però quali sono i dati da inserire nella comunicazione scritta alla propria azienda, alla quale può dunque essere trasmessa una semplice autocertificazione.
Di seguito proponiamo anche un fac-simile messo a punto da Assolombarda (clicca qui per scaricarlo), che può validamente essere utilizzato per chiedere il Bonus Natale in azienda.
Bonus Natale per figli a carico
La somma una tantum nota come “Bonus Natale” è riconosciuta per il solo 2024, versata insieme alla tredicesima mensilità a dicembre. Le regole sono contenute nell’articolo 2 bis del DL n. 113/2024, recentemente modificato dal DL n. 167/2024, che ne ha esteso la platea dei beneficiari.
La somma aggiuntiva in busta paga spetta ai lavoratori dipendenti (sono esclusi i titolari di redditi assimilati al lavoro dipendente, gli autonomi ed i pensionati) con reddito complessivo annuo per il 2024 fino a 28mila euro e con almeno un figlio a carico (è stato eliminato da pochi giorni l’ulteriore requisito del coniuge a carico).
Oltre all’estensione degli aventi diritto, una seconda novità della nuova formulazione è la seguente: se entrambi i genitori o conviventi hanno diritto al Bonus Natale, la somma spetterà soltanto ad uno solo di essi e quindi bisogna indicare nella domanda anche il C.F. dell’altro.
Il Bonus non è infatti automatico: il lavoratore deve presentare domanda, inviando una comunicazione scritta al proprio datore di lavoro, autodichiarando il possesso dei requisiti ed indicando il codice fiscale dell’eventuale coniuge o convivente, assieme a quello dei figli a carico.
Richiesta scritta al datore di lavoro
Ogni azienda può stabilire quale procedura adottare per recepire queste domande. Molte si sono già mosse, sottopinendole ai propri dipendenti. Tuttavia, dal momento che i requisiti sono cambiati dal 14 novembre, si potrebbe generare confusione e si rischia di perdere il bonus laddove la propria azienda abbia inviato in data precedente un modulo da compilare.
Da qui, l’utilità di inviare una nuova comunicazione, aggiornata con i nuovi requisiti. Pubblichiamo pertanto il fac-simile (clicca qui per scaricarlo) messo a punto da Assolombarda, che contiene tutti gli elementi previsti dalla legge e può quindi essere utilizzato subito.