Ancora pochi giorni per presentare la domanda di verifica delle condizioni di accesso all’APE Sociale, ossia per il riconoscimento del diritto alla prestazione di accompagnamento alla pensione di vecchiaia, con un anticipo pensionistico a carico dello Stato riservato ai contribuenti che non lacvorano più ma che versano in situazione di difficoltà o disagio fisico e sono prossimi all’età del pensionamento.
La scadenza per l’invio delle istanze, sfruttando la finestra tardiva per il 2024, è prevista per il 30 novembre. Si tratta della terza e ultima dell’anno, che segue quelle di marzo e di luglio.
Con il nuovo anno, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato e apportato modifiche alle modalità di accesso, in particolare su requisiti e tempistiche. Vediamo nel dettaglio il funzionamento e le novità dell’APE Sociale per il 2024 e il 2025, con un focus sulla procedura di domanda e le relative scadenze.
APE Sociale per la pensione anticipata a 63 anni
L’APE Sociale (Anticipo Pensionistico Sociale) rappresenta una misura di accompagnamento alla pensione introdotta per sostenere i lavoratori in situazioni di difficoltà.
Questa formula di flessibilità in uscita, già prorogata fino al 31 dicembre 2024 dalla scorsa Manovra economica, è stata ulteriormente inserita come proroga annuale dalla nuova Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2025, con uno specifico finanziamento.
Il rinnovo è previsto nell’ambito del capitolo previdenziale che anticipa la prossima riforma delle pensioni.
Diritto all’APE Sociale 2024-2025: regole a confronto
Nel 2024, l’APE Sociale è riservato a lavoratori in condizioni specifiche, con requisiti fermi su quattro categorie principali. Più nello specifico, l’indennità APE Sociale è riservata ai lavoratori che soddisfano specifici requisiti:
- Disoccupati licenziati, dimessi per giusta causa, o il cui contratto a termine è scaduto (con almeno 18 mesi di lavoro nei 36 mesi precedenti), che hanno esaurito la disoccupazione e possiedono 30 anni di contributi.
- Caregiver che assistono, da almeno sei mesi, un coniuge o un parente disabile convivente con grave handicap e hanno almeno 30 anni di contributi.
- Invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa del 74% o superiore e almeno 30 anni di contributi.
- Lavoratori gravosi che svolgono specifiche mansioni fisicamente impegnative (es. insegnanti, sanitari, operai, conducenti) con almeno 36 anni di contributi e 7 anni di lavoro gravoso negli ultimi 10 anni o 6 anni negli ultimi 7.
Per operai edili, ceramisti e altri identificati con specifici codici ISTAT, il requisito contributivo è ridotto a 32 anni. Infine, le donne beneficiano di una riduzione del requisito contributivo di 12 mesi per figlio, fino a un massimo di due anni.
Requisiti APE Sociale in pillole
Per accedere all’APE Sociale nel 2024, è dunque richiesto di avere almeno 63 anni di età e 30 anni di contributi (36 per i lavori gravosi). L’indennità spetta pertanto ai lavoratori in possesso di:
- almeno 63 anni e 5 mesi di età;
- almeno 30 anni di anzianità contributiva, sebbene per i lavoratori che svolgono le attività gravose l’anzianità contributiva minima richiesta sia pari a 36 anni (o almeno 32 anni per alcune categorie di gravosi, mentre per le donne i requisiti sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio nel limite massimo di due anni);
- assenza di titolarità di una pensione diretta.
Condizioni di accesso e limitazioni
La prestazione dura fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia, con una soglia di importo massimo di 1.500 euro lordi mensili.
L’accesso al beneficio è subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.
Possono fare domanda i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti (AGO), alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata che si ritrovano in determinate condizioni lavorative, personali e familiari.
L’APE Sociale non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito collegati allo stato di disoccupazione involontaria, così come con l’assegno di disoccupazione e con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
Per il 2025, la Manovra di bilancio conferma le categorie di beneficiari e i requisiti anagrafici e contributivi. Le finestre temporali dovrebbero essere allineate a quelle per la pensione dei lavoratori precoci e usuranti.
APE Sociale: guida alla domanda INPS
Per accedere all’APE Sociale, i lavoratori devono presentare due domande differenti.
- Domanda di riconoscimento dei requisiti: si effettua la richiesta per verificare il possesso dei requisiti necessari. Questa prima domanda è fondamentale per ricevere conferma ufficiale dall’INPS.
- Domanda di accesso al beneficio: una volta ottenuto il riconoscimento, il richiedente può presentare la domanda effettiva per accedere all’APE Sociale e iniziare a ricevere l’indennità.
Entrambe le istanze devono essere inoltrate online tramite il portale dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato, che può gestire l’intera procedura.
Scadenze e finestre 2024 e 2025
Le scadenze annuali per le domande di riconoscimento dei requisiti e per l’accesso all’APE Sociale si articolano generalmente in tre finestre temporali. Per il 2024, le scadenze fissate per la domanda di riconoscimento sono:
- 31 marzo
- 15 luglio
- 30 novembre
Coloro che ottengono il riconoscimento dei requisiti devono poi presentare la domanda di accesso al beneficio entro l’anno.
La Legge di Bilancio del 2025 conferma queste tre finestre anche per il prossimo anno, mantenendo la stessa distribuzione temporale per la domanda di riconoscimento dei requisiti.
Un secondo provvedimento parallelo mira ad allineare queste scadenze con quelle di altre formule pensionistiche anticipate, in modo particolare la pensione usuranti.
APE Sociale: decorrenza e durata
L’indennità APE Sociale inizia dal primo giorno del mese successivo alla domanda, se sussistono i requisiti e previa cessazione dell’attività lavorativa. Viene corrisposta per 12 mensilità all’anno fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia o di un’altra pensione diretta anticipata.
È previsto un monitoraggio per verificare la disponibilità delle risorse finanziarie in base all’età anagrafica e alla data di presentazione della domanda.
Quanto spetta ogni mese
L’indennità è pari alla pensione mensile calcolata alla data della richiesta, con un massimo di 1.500 euro. Se il richiedente ha contribuzioni in più gestioni, l’importo è calcolato pro quota per ogni gestione.
Durante l’erogazione dell’APE Sociale, non si maturano contributi figurativi, e il trattamento non è reversibile né integrabile con gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF). Queste condizioni restano applicate anche per il 2025.