Essere in ritardo con il pagamento dell’affitto è una prassi molto diffusa, tanto che in Italia il 62% degli inquilini non riesce a versare l’importo dovuto nei tempi stabiliti.
A lanciare l’allarme è SoloAffitti, che ha realizzato un’idagine interna alle sue banche dati rilevando come la metà degli locatari lasci l’abitazione da moroso, ossia senza aver completato i pagamenti.
Il profilo medio dell’inquilino insolvente: maschio (68,8%) e di età compresa tra 40 e 49 anni (31,7%). Al contrario, sono più virtuosi i giovani sotto i 30 anni (1,8%) e gli over 70 (6,3%).
Per i proprietari, la morosità degli inquilini si è tradotta in una perdita di quasi 10 mensilità nell’arco degli ultimi dieci anni.
E addirittura, molti immobili vengono oggi tenuti sfitti proprio nel timore dei proprietari di incappare in inquilini morosi. Secondo un sondaggio interno, si tratterebbe addirittura del 30% delle case sfitte.
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Senza considerare che sugli immobili occupati da morosi si pagano comunque le tasse anche senza incassare le rendite da locazione. Ed anche ai fini IMU, per ottenere una riduzione è necessario aver avviato una procedura di sfratto.
L’insolvenza nelle locazioni immobiliari di tipo residenziale in Italia riguarderebbe soprattutto i contratti di affitto a costo medio-basso: in oltre il 60% dei casi, gli insoluti non superano i 500 euro mensili.
La morosità è anche uno dei principali motivi di sfratto, basti pensare che dei quasi 40mila provvedimenti emessi lo scorso anno quasi l’80% è stato dovuto al mancato versamento del canone da parte degli inquilini, mentre solo una minima parte per fine locazione e una percentuale ancora più esigua per stretta necessità.