Il Governo ha prorogato al 30 novembre il termine per le comunicazioni obbligatorie sui lavori edilizi agevolati con il Supersismabonus da trasmettere al Portale nazionale delle classificazioni sismiche (Pncs).
Si tratta di un adempimento necessario per utilizzare l’agevolazione, in mancanza del quale si rischia di perdere il beneficio fiscale. In alcuni casi, può scattare una sanzione amministrativa fino a 10mila euro.
Scadenze Supersismabonus
Tutte le regole per effettuare correttamente l’invio sono contenute nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri datato 17 settembre 2024. Ora, a ridosso della scadenza prevista del 31 ottobre, un altro DPCM fa slittare il termine al 30 novembre.
La scadenza di fine novembre riguarda solo gli interventi avviati nel 2024, oppure nel 2023 ma non conclusi e proseguiti nel 2024, con un SAL (Stato avanzamento lavori) approvato entro il primo ottobre. Se invece il SAL è successivo a questa data, l’invio dei dati va effettuato entro 30 giorni dal giorno successivo all’approvazione.
Come funziona l’adempimento
Le comunicazioni obbligatorie sono inviate dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione dei lavori e del collaudo statico, e devono contenere le seguenti informazioni:
- dati catastali relativi all’immobile oggetto degli interventi;
- ammontare delle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 30 marzo 2024;
- ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenute dal 31 marzo 2024 al 31 dicembre 2025;
- percentuale di detrazione spettante riferita alle spese di cui ai punti precedenti.
Il mancato invio comporta la decadenza dai benefici del Supersismabonus. Se i lavori erano già stati autorizzati alla data del 30 marzo 2024, l’omessa presentazione delle comunicazioni comporta anche una sanzione pari a 10mila euro.