A partire dal nuovo anno, enti e imprese che riceveranno contributi dallo Stato di grossa portata saranno soggette a controlli specifici, al fine di potenziare la supervisione sull’uso dei fondi pubblici erogati.
Come previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2025, il MEF imporrà la presenza di un suo rappresentante negli organi di controllo delle aziende pubbliche o private beneficiarie di contributi statali.
La soglia minima di fondi ricevuti per fare scattare la nuova procedura di controllo è quella dei 100mila euro, almeno fino al decreto del Presidente del Consiglio previsto per marzo 2025.
La norma non si applica alle società già partecipate o controllate da Enti locali o dalle Regioni, mentre per tutte le altre, in caso di superamento della soglia prevista, diventa obbligatorio inserire modifiche statutarie e organizzative entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, in modo da permettere l’ingresso del rappresentante del Ministero delle Finanze all’interno degli organi di controllo.
Non ci saranno, in ogni caso, aggravi economici per l’impresa in quanto l’incaricato del MEF sostituirà uno dei membri del collegio sindacale.