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Mercato immobiliare: rapporto sui mutui ipotecari

di Anna Fabi

15 Ottobre 2024 10:02

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Mutui ipotecari influenzati dall'andamento dei tassi d'interesse, in controtendenza Milano dove il mercato è cresciuto comunque.

In calo il numero dei mutui ipotecari accesi sulla casa, così come gli importi finanziati. Fanno eccezione i prestiti legati all’acquisto di immobili non residenziali, anch’essi scesi numericamente ma con una crescita del capitale di debito. E’ infine la città di Milano dove sono stati finanziati mutui per una cifra più alta rispetto all’anno precedente: +25%, con un incremento intorno ai 3 miliardi di euro.

I dati sono contenuti nel Rapporto sui mutui ipotecari 2024 dell’Osservatorio sul mercato immobiliare, pubblicato sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Impatto dei tassi sui mutui

Il 2023 è stato un anno particolare sul fronte dei mutui e in generale delle richieste dei prestiti, a causa del costo del denaro particolarmente elevato. In parole semplici, i tassi applicati dalle banche sono stati particolarmente alti.

I tassi BCE non sono quelli applicati a mutui e prestiti ma provocano un aumento del costo del denaro che si trasmette all’economia reale. Per cui fanno salire anche il costo dei mutui.

A giugno 2024 la BCE ha invertito la tendenza, abbassando i propri tassi di interesse di un quarto di punto, e c’è stata poi un’analoga mossa nel settembre scorso, con effetto a catena sui costi di prestiti e mutui. La prossima decisione di politica monetaria è  prevista per giovedì 17 ottobre: in vista c’è un ulteriore ribasso di 25 punti base, ma non ci sono indicazioni rilevanti da parte dei banchieri centrali.

La presidente Christine Lagarde continua a ripetere  che non è stata intrapresa una strategia predeterminata di ribasso dei tassi, ma che le decisioni vengono prese di volta in volta sulla base dei dati macroeconomici, inflazione in primis.

Il mercato dei finanziamenti ipotecari

Il numero di mutui ipotecari registrati nel 2023 ha registrato una flessione del 25%, mentre la riduzione del capitale finanziato si è attestata al 12%. Come detto, sono andati in controtendenza gli atti con immobili non residenziali (a destinazione terziaria, commerciale, produttivo, agricolo e i terreni): il numero degli immobili ipotecari è risultato parimenti in diminuzione (-16,3%) ma con un aumento del capitale di debito del 13% su base annua con 4,6 miliardi più del 2022.

Milano regina dei mutui

Poco più di 26 miliardi di euro sul 2022, sono stati finanziati con mutui garantiti da immobili ubicati nelle otto più grandi città italiane. Ma questo incremento è attribuibile interamente alla sola città di Milano, unica tra le otto a presentare un aumento del capitale finanziato da immobili.

Una novità riguarda la destinazione dei capitali finanziati con mutui ipotecari: nel 2022, nel 50% dei casi venivano reinvestiti in immobili, nel 2023 questa quota scende a meno di un terzo, mentre sale la destinazione verso altre attività economiche, che passa dal 37% circa nel 2022 a quasi il 57% nel 2023.