Il dipendente con un figlio a carico e reddito fino a 28mila euro lordi annui ha diritto al Bonus Natale da 100 euro soltanto che ha anche il coniuge a carico, se invece è convivente non ha diritto al l’indennità una tantum a dicembre 2024 perché il partner non può essere fiscalmente a carico (è necessario un legame di parentela).
Sono i chiarimenti forniti dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate 19/2024 sulla somma straordinaria previsto dal DL Omnibus (articolo 2-bis del DL 113/2024) sul bonus esentasse, che sarà corrisposto dai datori di lavoro contestualmente alla 13esima mensilità.
Coniugi e conviventi: regole a confronto per il Bonus Natale
In reazione alla composizione del nucleo familiare, la legge istitutiva del Bonus Natale 2024 ammette soltanto le seguenti fattispecie per quanto riguarda il lavoratore dipendente che aspira alla somma aggiuntiva in busta paga:
coniuge non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, oppure ha almeno un figlio che si trova in tali condizioni e per il quale sussistano anche le circostanze previste dall’articolo 12, comma 1, lettera c), decimo periodo, dello stesso testo unico delle imposte sui redditi.
- Per i lavoratori coniugati la condizione primaria è quindi che ci sia sempre almeno un figlio fiscalmente a carico (anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato), che non sia intervenuta la separazione coniugale e che l’altro coniuge deve essere parimenti a carico del dipendente che chiede il bonus. Non c’è invece diritto al bonus nel caso in cui ci siano entrambi i genitori, anche se uno solo dei due vive con il figlio.
In estrema sintesi, l’unico caso in cui – pur in presenza di entrambi i genitori viventi – il dipendente con i requisiti di reddito ha diritto al bonus è quello in cui il coniuge, non separato o divorziato, è a suo carico fiscalmente (questo avviene se il suo reddito annuo non supera 2.840,61 euro) oltre ad almeno un figlio a carico (il suo reddito annuo lordo può arrivare a 4mila euro se ha meno di 24 anni).
- Per i nuclei monogenitoriali c’è sempre diritto al bonus (ossia se l’altro genitore è deceduto o non ha riconosciuto il figlio oppure se il figlio a carico è stato direttamente adottato o affidato a un solo genitore.
Tecnicamente, la legge non distingue tra coniugi e coppie di fatto, ma nella pratica la differenziazione è prodotta dal requisito del coniuge a carico, che richiede il vincolo matrimoniale o di unione legale, tutelando al contempo i nuclei monogenitoriali, intendo con tale definizione le casistiche in cui l’altro genitore è deceduto, oppure non ha riconosciuto il figlio nato fuori dal matrimonio oppure se il figlio a carico è stato adottato o chiesto in affido da un solo genitore.
Esempi di famiglie con e senza diritto al Bonus Natale
Di seguito una serie di casi esempificativi per il diritto al Bonus del dipendente in presenza del requisito di reddito ed imposta lorda, determinata sul solo reddito da lavoro dipendente, superiore alla detrazione da lavoro dipendente (ossia con capienza ficale).
- Sposato con figlio a carico: diritto al bonus solo se l’altro genitore è fiscalmente a carico;
- separato con figlio a carico: nessun diritto al bonus;
- convivente con l’altro genitore e figlio a carico: nessun diritto al bonus perché il nucleo non è monogenitoriale e non c’è coniuge a carico:
- convivente con altro partner non genitore del figlio a carico: diritto al bonus solo se non c’è l’altro genitore (defunto senza riconoscimento legale), mentre non c’è diritto se separato o divorziato dall’altro genitore.
Ricordiamo che l’indennità una tantum, erogata previa autocertificazione dei requisiti dal datore di lalvoro assieme alla tredicesima di dicembre 2024, è di importo pari a 100 euro per i dipendenti che hanno lavorato per l’intero anno mentre è riparametrata in base ai soli periodi retribuiti per chi ha lavorato solo alcuni mesi nel rispetto dei requisiti richiesti (eventualmente anche in part-time, in questo caso scegliendo il sostituto d’imposta a cui fare domanda).