Pensione di vecchiaia dopo l’APE Sociale: tre mesi in più dal 2027?

Immagino che lei si riferisca agli scatti sulle aspettative di vita che riprenderanno dal 2027. Se sua moglie matura il diritto alla pensione di vecchiaia nel 2027, e saranno effettivamente stati approvati i nuovi scatti legati alle speranze di vita, le confermo che questo impatterà sul requisito valido per la pensione di vecchiaia.

Lei scrive che nel 2027 la sua consorte compirà 67 anni. Ipotizzando uno scatto di tre mesi, potrà andare in pensione di vecchiaia a 67 anni e tre mesi.

L’APE Sociale potrà proseguire fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, quindi non saranno lasciate mensilità scoperte. Il comma 179 della legge 232/2016 prevede che questo trattamento previdenziale di flessibilità in uscita spetti, in presenza dei requisiti, «per una durata non superiore al periodo intercorrente tra la data di accesso al beneficio e il conseguimento dell’età anagrafica prevista per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia».

Quindi, se si sposta l’età necessaria per conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia, come prevedibilmente succederà quando riprenderanno gli scatti attualmente fermi fino al 2026, conseguentemente si allungherà il periodo di fruizione dell’APE Sociale.

Attualmente le viene indicato il maggio 2027 come termine per il trattamento previdenziale perché quella è l’età attualmente prevista per la pensione di vecchiaia.

L’INPS, nelle FAQ sull’APE Sociale pubblicate sul sui sito, inserisce la data di raggiungimento del requisito anagrafico previsto dall’articolo 24 della legge 214/2011 per l’accesso alla pensione di vecchiaia. E il pagamento dell’APE Sociale cessa automaticamente dal mese successivo alla scadenza inserita. Ma, ripeto, nel momento in cui cambia il requisito per la pensione di vecchiaia, si allunga anche il periodo di APE.

Risposta di Barbara Weisz