Autonomia Differenziata nelle Regioni: LEP entro dicembre

di Teresa Barone

9 Ottobre 2024 10:49

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Potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno la definizione dei LEP richiesta dalla legge per l’autonomia differenziata.

Ancora un passo avanti verso l’adozione del decreto legislativo previsto dalla legge sull’Autonomia Differenziata per la piena attuazione della riforma: la definizione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) dvrebe avvenire entro dicembre 2024.

Il Governo è infatti chiamato ad adottare entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge-quadro sull’Autonomia Differenziata uno o più decreti legislativi che determinano i LEP, come presupposto per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme particolari di autonomia.

I Livelli Essenziali delle Prestazioni rappresentano uno step basilare per garantire i diritti civili e sociali in modo equo su tutto il territorio nazionale.

La Commissione (CLEP) composta da 61 saggi, preposta allo scopo e presieduta da Sabino Cassese, sembra essere in dirittura d’arrivo con la definizione dei LEP, che stando alla normativa dovranno essere periodicamente aggiornati nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ha spiegato che in realtà la legge sull’Autonomia differenziata non stanzia direttamente le risorse aggiuntive per il finanziamento dei LEP ma prevede che, nel caso in cui la loro definizione comporti maggiori oneri per la finanza pubblica, allora il trasferimento delle funzioni sarà demandato all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi necessari per assicurare tali livelli.

=> Autonomia differenziata: pro e contro per le Regioni

Sullo sfondo si registra invece un nuovo nodo da sciogliere, accanto a quello della minaccia referendaria per l’abolizione della legge qadro sull’Autonomia Differenziata: il ministro con deleghe sulla Protezione civile e il mare, Nello Musumeci, ha evidenziato criticità nella possibilità di delegare alle Regioni funzioni che in realtà riguardano la sicurezza nazionale.

se c’è una calamità – ad esempio un terremoto – e servono tre o quattro miliardi per intervenire e dare ristoro a chi è stato colpito, chi paga? La regione o lo Stato?

Alla luce di questi dubbi, il Ministro propne un dibattito in Consiglio dei Ministri per valutare se decidere subito sulle materie non LEP – tra cui anche la Protezione civile – o se attendere la definizione delle materie che li richiedono, che al momento sono:

  • norme generali sull’istruzione;
  • tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali;
  • tutela e sicurezza del lavoro;
  • istruzione;
  • ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi;
  • tutela della salute;
  • alimentazione;
  • ordinamento sportivo;
  • governo del territorio;
  • porti e aeroporti civili;
  • grandi reti di trasporto e di navigazione;
  • ordinamento della comunicazione;
  • produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia;
  • valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali.

Una volta che i dlgs saranno approvati, le Regioni potranno chiedere l’autonomia su uno o più dei sopra citati ambiti, presentando richiesta direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli Affari Regionali.