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Incentivi in Edilizia: certificati bianchi nel residenziale e bonus ristrutturazioni al 36%

di Barbara Weisz

2 Ottobre 2024 15:41

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Certificati bianchi nel residenziale e Bonus Ristrutturazioni al 36%: obiettivi di riforma delle detrazioni edilizie nel PSB in vista della Manovra 2025.

Nel Piano Strutturale di Bilancio (PSB), il Governo ha programmato l’introduzione dei certificati bianchi in edilizia per finanziare il raggiungimento dei target UE previsti dalla Direttiva Case Green, con un orizzonte temporale di medio termine, mentre da subito potrebbe esserci invece il ritorno al 36% per la detrazione IRPEF sui lavori di recupero edilizio, il cosiddetto Bonus Ristrutturazioni, che non sarebbe quindi prorogato in Manovra 2025 nell’attuale misura del 50%.

Taglio detrazioni edilizie e Bonus Ristrutturazioni al 36%

Nel PSB, si legge, il Governo intende «creare un mercato per i certificati bianchi per il settore residenziale civile per incentivare gli interventi più efficienti e ridurre il ruolo delle detrazioni fiscali».

La Manovra 2025 ha risorse limitate a disposizione e i bonus edilizi negli ultimi anni hanno pesato parecchio. Il ridimensionamento è peraltro già in corso: il Superbonus è progressivamente diventato meno conveniente, l’aliquota agevolativa è oggi al 70% e scenderà al 65% nel 2025. Poi restano solo i bonus tradizionali, ovvero la detrazione IRPEF sugli interventi di recupero edilizio di edifici esistenti e quella sulla riqualificazione energetica.

Da anni queste due detrazioni IRPEF vengono progressivamente rinnovate in misura maggiorata rispetto a quella ordinaria. Che, per le ristrutturazioni, sarebbe al 36%. L’ipotesi, in vista della Legge di Bilancio 2025 è quella di ripristinare le regole ordinarie, previste dal Testo unico delle imposte sui redditi (articolo 16-bis del Dpr 917/86) portando la detrazione al 36% con tetto di spesa a 48mila euro. Oggi è invece al 50% con limite massimo di spesa pari a 96mila euro.

E’ anche in corso «una riflessione sulla possibilità di introdurre meccanismi di premialità per gli interventi effettuati da famiglie in condizioni di povertà energetica».

Incentivi selettivi e mirati ai target UE

La Direttiva UE sulle prestazione energetiche degli ddifici (Case Green) fissa un obiettivo di riduzione del consumo medio di energia primaria del parco immobiliare residenziale pari almeno al 16% entro il 2030 (rispetto al 2020). Il 55% di questo risparmio va conseguito nel 43% degli edifici con prestazioni peggiori.

Le regole Ue, segnala il PSB, risultano particolarmente onerose per l’Italia, che ha un parco immobiliare al 70% rappresentato da abitazioni con la peggiore prestazione energetica e per il 60% da edifici costruiti prima dell’approvazione della legge sul risparmio energetico degli edifici (legge n. 373/1976).

Nel corso degli anni, i consumi energetici sono migliorati: sulla base della media degli Attestati di Prestazione Energetica (A.P.E.), ma per raggiungere i target UE saranno necessari nuovi incentivi. E, per evitare il riproporsi dell’impatto negativo sul bilancio del Superbonus, si pensa a calibrarli sulla base della disponibilità delle famiglie. Significa incentivi solo per chi non ha adeguata capacità di spesa per sostenere i lavori di riqualificazione, insomma. Quindi alle famiglie a basso reddito.

Certificati bianchi per l’edilizia residenziale: cosa sono

I certificati bianchi sono pensati per creare un mercato che consenta di superare la logica delle agevolazioni. Sono titoli negoziabili che consentono di monetizzare il risparmio energetico conseguito, scabbiandoli su piattaforma GSE.

Ad oggi, questi strumenti – noti come “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE) – sono già previsti per le aziende distributrici di energia (e non solo) mentre l’idea è adesso quella di estenderne l’ambito di applicazione al mercato residenziale.

L’obiettivo è quello di sostituire le detrazioni fiscali con altre forme di incentivi, per contenerne l’impatto sul bilancio dello Stato e al contempo per centeare in modo ancor più mirato i target di efficientamento della direttiva europea sulle case green.

Tra gli altri elementi della strategia per l’adeguamento ai target europei, indicata nel PSB, troviamo anche i seguenti obiettivi:

  • rendere pubblico, accessibile e integrato con il Catasto l’archivio del “Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica”;
  • facilitare gli interventi di risparmio energetico mediante modifiche ai regolamenti condominiali.