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Manovra: primi numeri su contratti, tasse e sanità

di Anna Fabi

27 Settembre 2024 17:34

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Il ministro incontra i sindacati sulla Manovra 2025 e anticipa le misure su contratti pubblici, nuova tassa sugli extraprofitti e risorse per la Sanità.

Il Governo stima un PIL 2024 all’1% e conferma la previsione di scendere sotto il 3% del debito nel 2026, con la richiesta all’Europa di calibrare nell’arco di sette anni la traiettoria di rientro nei parametri del Patto di Stabilità UE.

Le precisazioni arrivano dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha incontrato i sindacati in vista della Manovra 2025 ed ha ribadito così i contenuti del Piano Strutturale di Bilancio (PSB) dopo l’aggiornamento dell’ISTAT sui conti pubblici italiani.

I numeri del PSB

«È una fase complicata – ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti nel corso dell’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi – perché ci troviamo in un momento di transizione. Siamo alla prima di questi nuovi strumenti all’indomani della revisione del Patto di Stabilità».

Giorgetti ha illustrato ai sindacati i fondamentali contenuti del Piano: oltre alla riduzione del deficit sotto i parametri al 2026, il tasso di crescita della spesa media annua all’1,5% e la correzione pari allo 0,5% sul saldo strutturale.

Le misure in vista della Manovra 2025

Per quanto riguarda la Legge di Bilancio 2025, viene confermata la proroga del taglio del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti con reddito fino a 35mila euro e la riforma delle aliquote IRPEF. Non sono stati forniti ulteriori dettagli su eventuali nuove misure di riforma, in particolare sull’ipotesi di abbassare l’aliquota del secondo scaglione e di amlpiarne la portata ai redditi fino a 60mila euro (attualmente arriva fino a 50mila euro).

Sulla Sanità Giorgetti ha confermato l’impegno a tenere la spesa sopra all’ 1,5% in rapporto sul PIL: «questo significa che altre spese devono essere più basse».

Sui contratti di lavoro pubblico, invece, ha confermato l’impegno a recuperare i valori dell’inflazione, ovvero circa il 2% annuo.

Infine, sul delicato tema degli extraprofitti, l’intenzione del Governo è quella di trovare un accordo su un contributo a carico di chi ha maggiormente beneficiato di condizioni particolarmente favorevoli:

Chiediamo un contributo a tutti quelli che se lo possono permettere cercando insieme la strada migliore per raggiungere gli obiettivi.

La predisposizione della Manovra è evidentemente complessa e, pur con le notizie positive sul PIL 2024, restano problemi di copertura legati all’esigenza di rispettare il Nuovo Patto di Stabilità che impone rigidità su disavanzo e debito, in particolare ai paesi che come l’Italia sono sotto procedura per deficit eccessivo.