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Mutui in calo ma prestiti più costosi: i nuovi trend

di Teresa Barone

12 Settembre 2024 15:00

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Dalla Banca d’Italia arrivano cifre e stime sull’andamento dei prestiti concessi al settore privato, che a luglio si sono ridotti rispetto al mese precedente.

Dalla Banca d’Italia arrivano cifre e informazioni dettagliate per quanto riguarda l’andamento dei prestiti in Italia, che non brilla per quanto concerne volumi e interessi del credito al settore privato negli ultimi mesi, né per quanto concerne i finanziamenti privati alle famiglie né per quelli alle imprese.

Vediamo i dettagli dell’ultima edizione della rilevazione statistica “Banche e moneta“, che ancora in incamera l’impatto del nuovo taglio dei tassi d’interesse deciso dalla BCE (Banca Centrale Europea) il 12 settembre, il quale imprimerà di certo un’ulteriore acdelerazione al trend in calo per quanto concerne il costo dei mutui in Italia.

Meno prestiti e più costosi: i dati Bankitalia

A luglio, in base ai dati Bankitalia, i prestiti concessi al settore privato sono diminuiti dell’1,6% sui dodici mesi. I finanziamenti alle famiglie si sono ridotti dello 0,6% sempre sui dodici mesi e quelli concessi alle società non finanziarie sono calati del 3,9%.

I tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati al 3,94%, contro il 4,02% dello scorso giugno ma il TAEG sul credito al consumo si è infine portato a quota 10,51% dal 10,29% del mese precedente.

In salita anche i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie, a quota 5,27% rispetto al 5,26% di giugno.

Mutui in calo: l’impatto dei tagli BCE

La nuova decisione della BCE in merito ai tassi di interesse potrebbe intanto generare un calo delle rate dei mutui. Secondo le stime di Facile.it, un taglio di 25 punti base porterebbe a un calo della rata media pari a 18 euro per chi ha un mutuo variabile in essere, confermando un trend al ribasso già iniziato da alcuni mesi.

Ad agosto l’Euribor a tre mesi è sceso dal 3,64% al 3,52%.

=> Mutui, tassi in calo: ripartono domanda e surroga

Le aspettative sono quindi favorevoli, tanto che ci si attende un calo complessivo delle rate di circa 38 euro entro la fine del 2024 e successivi ribassi anche nel 2025, tali da portare le rate a calare di poco più di 85 euro entro la metà del nuovo anno.