Sono numerosi i settori produttivi nazionali che attendono il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, che potrebbe ottenere il via libera entro l’autunno 2024. Dal settore industria al comparto moda, passando per l’edilizia, la ceramica e la logistica: l’elenco è lungo, così come le trattative che si succedono ormai da mesi.
Per quanto riguarda l’industria, l’ultimo incontro di approfondimento sulle richieste avanzate dai sindacati si è svolto alla fine di luglio e il prossimo match tra i sindacati e i rappresentanti del ramo industriale si terrà il 19 settembre. Il CCNL, che riguarda oltre un milione di lavoratori, sarà valido per il triennio 2024-2027.
Il ramo moda ha visto concludersi positivamente l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori del calzaturiero, valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e relativo a circa 75mila addetti. Dal punto di vista economico si parla di un aumento medio sui minimi salariali di 191 euro, riferito al 4° livello e suddiviso in tre tranche. Considerando che dal 1° gennaio 2025 le aziende verseranno 2 euro per la copertura LTC (non autosufficienza), l’aumento complessivo sarà di 196,75 euro nel triennio.
Sempre a luglio è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari: è previsto un aumento salariale sui minimi di 205 euro da suddividere in più fasi: 55 euro da settembre 2024, 40 euro da luglio 2025, 50 euro da luglio 2026 e 60 euro da giugno 2027.
Lo scorso 25 luglio si è tenuto anche il primo incontro con i sindacati nazionali dei lavoratori edili e le organizzazioni artigiane e cooperative, per presentare la piattaforma congiunta per il rinnovo dei CCNL 2024-2027.
A proseguire sono anche i lavori per il rinnovo del CCNL logistica, trasporto merci e spedizioni, che dovrebbe prevedere un aumento di circa 330 euro (richiesto dai sindacati) oltre all’indennità professionale d’area (IPA). Per il personale viaggiante è stato chiesto un incremento di indennità di copertura economica (ICE) che a ottobre sarà pari a 69,99 euro.