Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di Ryanair, confermando la sentenza del Tar del Lazio e la legittimità del provvedimento Enac che vieta alle compagnie aeree di applicare costi aggiuntivi per l’assegnazione dei posti contigui ai passeggeri disabili o minori di 12 anni e ai loro accompagnatori.
Una decisione che ribadisce il principio secondo cui la sicurezza a bordo degli aerei non può essere subordinata al pagamento di un extra.
L’agevolazone ENAC e la violazione Ryanair
La questione era iniziata nel luglio 2021, quando l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) aveva imposto alle compagnie aeree l’obbligo di assegnare gratuitamente posti vicini a disabili o under 12 e loro accompagnatori.
Ryanair si era opposta a tale decisione, sostenendo che la normativa comunitaria non imponeva un obbligo simile e che gli aspetti tariffari dovevano rimanere sotto il controllo della libera scelta imprenditoriale dei vettori aerei.
Tuttavia, il Tar del Lazio, con una sentenza del novembre 2022, aveva respinto il ricorso della compagnia irlandese, riconoscendo la legittimità dell’intervento di Enac.
Ryanair aveva quindi presentato appello al Consiglio di Stato, che ora ha confermato la decisione del Tar, ribadendo la centralità della sicurezza dei passeggeri come priorità assoluta.
La sentenza del Consiglio di Stato
La sentenza del Consiglio di Stato sottolinea che la vicinanza tra l’accompagnatore e il passeggero minore o disabile non può essere considerata un servizio opzionale soggetto a un costo aggiuntivo. Al contrario, tale vicinanza è strettamente legata all’obbligo di sicurezza, che deve essere garantito dai vettori aerei senza alcun onere aggiuntivo per i passeggeri.
Nella pronuncia si legge che “la necessità della contiguità dei posti fra minore ed accompagnatore è chiaramente connessa all’obbligo di safety”, un obbligo che:
non può essere condizionato al pagamento di alcun supplemento.
La sentenza rappresenta quindi un precedente importante per la regolamentazione delle tariffe aeree, stabilendo che la sicurezza dei passeggeri, soprattutto quelli più vulnerabili, deve essere una priorità assoluta, non subordinata a logiche di profitto.
Le compagnie aeree, inclusa Ryanair, dovranno adeguarsi a questa linea, garantendo la vicinanza degli accompagnatori ai passeggeri disabili o minori senza alcun costo extra.