Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge n. 122/2024, è stata ufficialmente prorogata al 31 dicembre 2025 la scadenza per l’adozione dei Testi unici che riordinano le disposizioni fiscali italiane.
La proroga si è resa necessaria per adeguarsi all’evoluzione normativa legata alla Riforma fiscale, che continua a essere un processo in divenire.
I criteri della Delega fiscale
La proroga riguarda i termini previsti dall’articolo 21, comma 1, della Legge Delega fiscale n. 111/2023, che incarica il Governo di adottare, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge stessa, uno o più decreti legislativi per riordinare il sistema tributario.
I decreti devono:
- individuare e organizzare le norme per settori omogenei, aggiornando gli attuali testi unici;
- coordinare le norme vigenti sotto il profilo formale e sostanziale, intervenendo con le necessarie modifiche per migliorarne la coerenza giuridica e sistematica, anche in vista delle nuove disposizioni europee;
- abrogare le disposizioni incompatibili o non più attuali.
Testi unici in materia fiscale: le aree di interesse
Dal 13 marzo al 13 maggio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili nove proposte di nuovi Testi unici per una consultazione pubblica, invitando cittadini e imprese a fornire suggerimenti e osservazioni.
Anche se la fase di consultazione è conclusa, i testi rimangono consultabili online e coprono le seguenti aree:
- imposte sui redditi,
- IVA,
- imposta di registro e altri tributi indiretti,
- tributi erariali minori,
- agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori,
- adempimenti e accertamento,
- sanzioni tributarie amministrative e penali,
- giustizia tributaria,
- versamenti e riscossione.
La proroga al 31 dicembre 2025 permette al Governo di integrare le disposizioni dei decreti legislativi che saranno emanati nei prossimi mesi, assicurando un testo unico finale che rispecchi appieno le innovazioni della Riforma fiscale.