Giorgetti: imprenditore, primo capitale d’impresa

di Anna Fabi

27 Agosto 2024 09:57

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Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, dal Meeting di Rimini, ha offerto una riflessione sul ruolo dell'imprenditore nello sviluppo del Paese.

Nel corso della 45esima edizione del Meeting di Rimini, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha offerto una riflessione profonda sul ruolo centrale dell’imprenditore nello sviluppo economico del Paese, ribadendo che il “primo capitalista dell’impresa è l’imprenditore stesso”.

L’imprenditore come motore dell’economia

Giorgetti, aprendo il suo intervento durante il panel “Il primo capitale dell’impresa è la persona”, ha voluto evidenziare l’importanza del ruolo dell’imprenditore, definendolo come la scintilla che alimenta l’economia.

In un’epoca in cui l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione stanno trasformando il tessuto economico, Giorgetti ha sottolineato che l’elemento umano rimane il principale determinante di crescita e produttività.

Fattore umano al centro delle decisioni bancarie

Durante il suo intervento, il ministro ha richiamato quanto già espresso in precedenti occasioni, come all’assemblea dell’ABI, dove aveva evidenziato che le banche non possono limitarsi a valutare gli imprenditori solo attraverso algoritmi e numeri.

È essenziale, ha affermato Giorgetti, che le istituzioni finanziarie riconoscano l’aspetto umano che c’è dietro ogni impresa, considerando l’imprenditore come una persona, con un cuore e un’anima, capace di dare vita e forza a un progetto imprenditoriale.

La sfida della formazione e delle competenze

Giorgetti ha inoltre posto l’accento sulla necessità di considerare la formazione e il lavoro come investimenti a lungo termine, pur riconoscendo le difficoltà di adottare questa visione in un contesto politico spesso influenzato da regole e vincoli europei, come il Patto di stabilità, che tendono a privilegiare un approccio di breve termine.

Il ministro ha fatto riferimento anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), citando gli ingenti fondi stanziati per l’upskilling, il reskilling e altri programmi di competenze. Tuttavia, ha ironizzato sul fatto che spesso questi piani richiamano i vecchi piani quinquennali sovietici, mettendo in discussione l’efficacia della formazione imposta dallo Stato rispetto a quella promossa dalle stesse imprese, più adatta alle loro specifiche esigenze.

L’eredità di Alcide De Gasperi

Concludendo il suo intervento, Giorgetti ha visitato la mostra dedicata ad Alcide De Gasperi, apprezzando particolarmente l’insegnamento sulla pazienza, una virtù che considera cruciale anche nella pratica politica.