Ottenere l’iscrizione all’Albo degli avvocati è il primo passo da compiere per esercitare la professione, procedendo successivamente con l’apertura della Partita IVA e con gli altri adempimenti necessari per iniziare a lavorare anche optando per l’apertura di uno studio legale.
Gli avvocati iscritti all’Albo, infatti, possono scegliere tra diverse modalità di esercizio della professione, scegliendo di avviare uno studio legale in forma individuale oppure di entrare a far parte di un’associazione professionale, o di esercitare la professione in forma societaria.
Apertura Partita IVA
Facendo riferimento alla guida pubblicata sul sito della Cassa Forense, è possibile riassumere gli step per iniziare a esercitare la professione di avvocato:
- apertura Partita IVA;
- scelta del regime fiscale;
- scelta della struttura dello studio legale.
È possibile richiedere la Partita IVA all’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello AA9/12 entro 30 giorni dalla data di inizio dell’attività, sia in modalità telematica sia presso uno degli uffici territoriali.
Scelta del regime fiscale
La scelta del regime fiscale può ricadere tra la Partita IVA ordinaria e la Partita IVA in regime forfettario, per chi consegue un fatturato non superiore a 85mia euro.
Scelta della struttura dello studio legale
Per quanto riguarda la scelta della struttura dello studio legale, infine, le opzioni sono:
- svolgere la professione in modo individuale;
- costituire un’associazione professionale;
- esercitare la professione in forma societaria (con STP, Società tra professionisti, oppure STA, Società tra avvocati).
Nello studio associato, in particolare, operano più professionisti che possono esercitare la medesima professione oppure operare in modalità multidisciplinare essendo iscritti a più Albi).