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Esodati Superbonus: pronto il decreto con i ristori 2024

di Teresa Barone

14 Agosto 2024 09:43

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Pronto il decreto con le istruzioni per il contributo a fondo perduto destinato agli esodati del Superbonus, per le spese effettuate fino a ottobre 2024.

Ammonta a 16,4 milioni di euro il fondo stanziato dal Governo per concedere ristori agli esodati del Superbonus, con riferimento ai cittadini a basso reddito che avevano avviato i lavori ma non hanno potuto usufruire dell’agevolazione per terminarli, a causa dei progressivi ridimensionamenti della misura.

E’ via di pubbliczione in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’Economia inserito nel pacchetto “Salva Spese” approvato in Parlamento lo scorso febbraio, con i requisiti per ottenere il contributo.

Contributi Superbonus: a chi spettano

Il contributo a fondo perduto è previsto dal decreto n. 212 del 29 dicembre 2023. In base al decreto attuativo del MEF, per accedere all’aiuto è necessario rispettare precise condizioni:

  • reddito inferiore ai 15mila euro per i single e a 30mila euro per le coppie, mentre per le famiglie con figli viene applicato il quoziente familiare (con un figlio limite a 37.500 euro, con due figli a 45mila euro e con tre figli a 60mila euro);
  • avanzamento lavori pari ad almeno il 60% al 31 dicembre 2023, con opzione di sconto in fattura o cessione del credito.

Il ristoro può essere richiesto fino al 31 ottobre 2024 e con riferimento ai soli bonifici eseguiti a partire dal 1° gennaio fino a tale data.

Importo del contributo e platea dei beneficiari

Per quanto riguarda l’importo del ristoro – che non ha effetti fiscali per il contribuente – è necessario attendere fino alla fine dell’anno per scoprire le percentuali di erogazione che saranno decise dall’Agenzia delle Entrate con un provvedimento ad hoc, da emanarsi entro la fine di novembre. Il limite minimo dovrebbe essere pari al 3%.

Nel caso di risorse sufficienti, sarà data priorità ai richiedenti che hanno fatto i lavori sulla prima casa oppure, per interventi in condominio, per le unità che ne fanno parte. I fondi saranno comunque erogati fino al loro esaurimento, tenendo conto dell’ordine cronologico dei bonifici e,a parità di data del bonifico, dell’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Il contributo è calcolato in base alle spese agevolabili al 70%, sostenute dal richiedente o tramite condominio nel limite di 96mila euro. Rispetto a questa soglia:

il contributo richiesto non può essere superiore al 30 per cento delle spese ammesse.

Nel caso di più beneficiari, tale importo si ripartisce in proporzione:

Nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da più soggetti, il limite massimo per ciascun richiedente è ridotto applicando la percentuale derivante dal rapporto tra l’importo della spesa sostenuta dal richiedente e l’importo complessivo della spesa sostenuta da tutti i soggetti aventi diritto.

Ricordiamo che lo scorso anno il Governo era intervenuto istituendo il “Fondo Indigenti” tramite il DL Aiuti-quater, per terminare i lavori agevolati con Superbonus effettuati sulla prima casa dei cittadini a basso reddito. Per quest’anno, si attinge appunto alle risorse residue del fondo.

Non basta quindi possedere i requisiti necessari, è anche rientrare nella disponibilità delle risorse stanziate, che verosimilmente non potranno soddisfare tutte le richieste. Le prime stime parlano di appena un terzo degli aspiranti beneficiari.