Benefit, auto aziendale e assicurazione vanno calcolati nel TFR

di Anna Fabi

2 Agosto 2024 16:19

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Cassazione: il TFR deve ricomprendere anche il valore dei fringe benefit e dell'auto aziendale, calcolandone il risparmio derivato dai beni riconosciuti.

Il valore dei fringe benefit riconosciuti contrattualmente al dipendente, compresa l’auto aziendale e la relativa assicurazione rientrano nella base di calcolo del TFR e dell’indennità di preavviso: lo ha ribadito la Cassazione, con una recente sentenza che conferma un orientamento già espresso in passato dalla Suprema Corte.

La Corte ha ribadito il principio in base al quale bisogna prendere come riferimento il risparmio di spesa del lavoratore determinato dalla retribuzione in natura e includerlo nella base di calcolo del Trattamento i Fine Rapporto e dell’indennità di preavviso.

Benefit conteggiati nel preavviso e nel TFR

Nella nuova Ordinanza n. 20398 del 26 luglio 2024, la Cassazione prende riferimento per il calcolo del TFR anche i benefici in natura riconosciuti contrattualmente. Stesso discorso per l’indennità di preavviso.

In questo senso viene richiamata la sentenza 16636/2012 che sancisce il concetto di retribuzione basato sul principio di onnicomprensività. Nella base di calcolo in questione, in base al pronunciamento, vanno:

compresi tutti gli emolumenti che trovano la loro causa tipica e normale nel rapporto di lavoro cui sono istituzionalmente connessi, anche se non strettamente correlati alla effettiva prestazione lavorativa.

Nello specifico, questa sentenza aveva ricompreso «nel calcolo degli emolumenti il controvalore dell’uso dell’autovettura di proprietà del datore di lavoro utilizzata anche per motivi personali, le relative spese di assicurazione e accessorie nonché le polizze assicurative stipulate dal datore di lavoro a favore del lavoratore».

Il parere della Cassazione

Il caso riguarda un dirigente, al quale la sentenza d’appello aveva riconosciuto il diritto a conteggiare il valore dell’auto aziendale utilizzata per uso promiscuo, calcolandolo in misura superiore a quello della somma contenuta in busta paga, e di una polizza assicurativa contro infortuni e morte.

Nel dettaglio, il valore dell’auto aziendale è stato parametrato ai chilometri annualmente percorsi, ai rimborsi per carburante e pedaggi autostradali, al costo della vettura e alle spese di manutenzione e assicurazione. Ne è risultato un valore ai fini del calcolo del TFR pari a 1200 mensili, ben superiore al fringe benefit in busta paga pari a 259,95 mensili.

In conclusione, tutti gli emolumenti che hanno causa tipica nel rapporto di lavoro devono essere ricompresi nella base di calcolo della retribuzione ai fini del TFR e dell’indennità di preavviso, compresa l’auto aziendale utilizzata per motivi personali e le relative spese di assicurazione e manutenzione.