Inflazione in Italia: i prezzi tornano a salire, pesano gli energetici

di Anna Fabi

31 Luglio 2024 14:56

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ISTAT: risale l'inflazione in Italia, trainata dai prezzi dei beni energetici regolamentati, rallentano invece beni alimentari e "carrello della spesa".

Secondo le stime preliminari dell’ISTAT, nel mese di luglio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’1,3% su base annua.

Il trend è inflazionistico è dunque in aumento, registrando un’accelerazione rispetto al +0,8% del mese precedente, dovuta principalmente all’andamento dei prezzi dei beni energetici regolamentati e alla minore flessione dei beni energetici non regolamentati. A luglio, l’inflazione di fondo rimane comunque stabile a +1,9%.

Vediamo i dettagli.

I settori dove pesa di più l’inflazione

L’inflazione del mese, in base ai dati provvisori ISTAT, è stata fortemente influenzata dall’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che hanno segnato un incremento dell’11,3% su base annua, contribuendo in modo significativo alla risalita dell’inflazione generale. Anche i beni energetici non regolamentati hanno mostrato segnali di ripresa, con una flessione ridotta al 6,1% rispetto al -10,3% del mese precedente.

Settore Variazione mensile
%
Variazione annua
%
Beni energetici regolamentati +5,5% +11,3%
Beni energetici non regolamentati +3,3% -6,1%
Servizi ricreativi, culturali e cura della persona +0,8% +4,4%
Servizi relativi ai trasporti +0,4% N/D
Beni alimentari lavorati +0,3% +1,8%

D’altra parte, i beni alimentari, sia lavorati che non lavorati, hanno mostrato una crescita più contenuta rispetto al mese precedente. I beni alimentari non lavorati, in particolare, hanno registrato una diminuzione dell’1,4% su base mensile, contribuendo a un rallentamento del “carrello della spesa”.

Inflazione di fondo a luglio 2024

A luglio 2024, l’inflazione in Italia ha dunque mostrato segnali di risalita, trainata principalmente dall’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati.

L’inflazione di fondo, che esclude i beni energetici e gli alimentari freschi, è rimasta tuttavia stabile a +1,9%.

Allo stesso tempo, l’inflazione al netto dei soli beni energetici ha registrato una lieve decelerazione, passando dal +1,9% al +1,8%.

Indicatori Giugno 2024 Luglio 2024
Inflazione di fondo +1,9% +1,9%
Inflazione al netto dei beni energetici +1,9% +1,8%
Differenziale tra servizi e beni +3,5 p.p. +3,1 p.p.

Differenziale tra beni e servizi

Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si è ridotto a +3,1 punti percentuali, in calo rispetto ai +3,5 punti percentuali di giugno. Questo dato evidenzia una dinamica più contenuta nei prezzi dei beni rispetto ai servizi.

Inflazione acquisita e IPCA

L’inflazione acquisita per il 2024 si attesta al +1,0% per l’indice generale e al +2,0% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che tiene conto anche dei saldi estivi, ha mostrato una diminuzione dello 0,8% su base mensile ma un’accelerazione dell’1,7% su base annua, rispetto al +0,9% di giugno.

Come aspettarsi

Nonostante il rallentamento dei prezzi dei beni alimentari, la crescita dell’inflazione di fondo rimane stabile, indicando una persistenza delle pressioni inflazionistiche in alcuni settori.

L’evoluzione dell’inflazione nei prossimi mesi sarà determinante per comprendere le dinamiche economiche future e le eventuali risposte di politica monetaria. A settembre, lo ricordiamo, la BCE potrebbe infatti tagliare nuovamente i tassi di interesse, dopo averli lasciati invariati a luglio.