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Italia e Cina: un piano triennale di cooperazione strategica

di Anna Fabi

30 Luglio 2024 14:15

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Italia e Cina: siglato un piano triennale per rafforzare la cooperazione economica e commerciale in settori chiave come industria e protezione ambientale.

Nuova intesa tra Italia e Cina: il 29 luglio a Pechino, la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente cinese Xi Jinping hanno firmato un piano triennale di azione 2024-2027, un accordo strategico volto a rafforzare la cooperazione in vari settori chiave.

L’accordo segna un nuovo tentativo di collaborazione tra i due paesi, toccando temi come industria, istruzione, sicurezza alimentare, protezione ambientale e sviluppo sostenibile.

Un nuovo Piano d’azione Cina-Italia

Durante l’incontro a Pechino, i leader hanno discusso diversi temi di politica internazionale, tra cui la guerra in Ucraina e la crisi in Medio Oriente. Tuttavia, l’accento principale è stato posto sull’economia.

Il Piano d’azione per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Cina-Italia (2024-2027), lo ricordiamo, fa seguito al ritiro dell’Italia dal memorandum del 2019 relativo alla Belt and Road Initiative, che aveva suscitato preoccupazioni in Europa riguardo all’influenza cinese nel mercato occidentale.

Sullo sfondo, il braccio di ferro con la UE su una serie di temi caldi, che impattano fortemente sull’economia del Vecchi Cointnente, come la “minaccia” delle auto cinesi e dello shopping online di prodotti a basso costo.

Con il nuovo Piano triennale si vogliono porre le basi per una rinnovata partnership anche su questi temi, evidentemente. Non a caso, i due governi riconoscono l’importanza che Cina e UE si impegnino per rendere le relazioni commerciali bilaterali più certe e reciprocamente vantaggiose:

a tal fine intendono continuare a lavorare per assicurare parità di condizioni per le rispettive aziende.

Le parti ribadiscono anche l’importanza che Unione Europea e Cina:

osservino le regole dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio, ndr) e i principi di mercato, aderiscano al commercio libero, alla concorrenza leale, all’apertura e alla cooperazione, si oppongano al protezionismo e all’unilateralismo, gestendo gli attriti commerciali attraverso il dialogo e la consultazione, in conformità ai meccanismi previsti dall’OMC.

Gli obiettivi dell’accordo triennale

Il piano d’azione triennale mira a valorizzare il lavoro già svolto e a esplorare nuove forme di cooperazione, con un focus su un bilanciamento dei rapporti commerciali. Xi Jinping, in particolare, ha espresso la volontà di collaborare con l’Italia per ottimizzare e migliorare la cooperazione negli investimenti economici e commerciali, nella produzione industriale, nell’innovazione tecnologica e nei mercati terzi. Inoltre, il piano esplora la cooperazione in aree emergenti come i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale.

Di seguito, alcune esempi di declinazione della nuova intesa.

Cooperazione industriale

Uno specifico accordo tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’Industria cinese mira a migliorare la cooperazione industriale tramite scambi di informazioni e supporto alle aziende.

E-commerce

L’accordo si propone di migliorare le capacità delle piccole e medie imprese di proporsi nelle piattaforme di e-commerce promuovendo prodotti nazionali con la piena tutela delle indicazioni geografiche e della proprietà intellettuale.

Focus anche su logistica, al fine di migliorare la qualità e la tempestività del servizio promovendo il commercio elettronico nei due Paesi.

Regolamentazione delle Indicazioni Geografiche

Un ulteriore accordo si focalizza sulla regolamentazione delle indicazioni geografiche (IG) e la lotta alla contraffazione, attraverso lo scambio di informazioni sui quadri normativi e incontri periodici tra il Ministero dell’agricoltura italiano e l’Amministrazione Statale Cinese per la Regolamentazione del Mercato.

Previsti a tale scopo due specifici Protocolli d’Intesa.

Agricoltura

I due governi si impegnano a proseguire i negoziati sui protocolli per l’esportazione di prodotti agroalimentari, con l’obiettivo di favorire l’accesso dei prodotti al mercato.

Istruzione

Nel settore dell’istruzione, è stato definito un programma tra il Ministero degli Affari Esteri (Maeci) e il Ministero dell’Istruzione cinese per ampliare la mobilità accademica e la formazione.

Sicurezza alimentare

L’accordo tra il Ministero della Salute e l’Amministrazione Statale Cinese per la Regolamentazione del Mercato (Samr) prevede scambi di informazioni per migliorare la sicurezza delle catene alimentari.

Protezione ambientale

Infine, l’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e il Ministero dell’Ecologia cinese mira a rafforzare la cooperazione su questioni ambientali come cambiamenti climatici, biodiversità e inquinamento, promuovendo il dialogo e le attività congiunte.

Perchè l’Italia punta sulla Cina

Il mercato cinese rappresenta circa un punto percentuale del Pil italiano, con investimenti diretti in Cina che ammontano a 15 miliardi di euro, principalmente nel settore manifatturiero. Inoltre, esiste un potenziale di export non ancora sfruttato di 4,4 miliardi di euro per beni di consumo e strumentali.

Nonostante le difficoltà e le passate controversie, la cooperazione economica con la Cina rimane vitale per l’Italia.