Tratto dallo speciale:

Confimprese: consumi 2024 ancora fermi

di Anna Fabi

31 Luglio 2024 15:00

logo PMI+ logo PMI+
Osservatorio Confimprese-Jakala sui consumi: 1° semestre 2024 in negativo con timidi segnali di ripresa a giugno, atteso un lieve incremento a fine 2024.

Consumi fermi, addirittura in lieve ribasso nel primo semestre 2024. Sarà interessante valutare i dati di luglio che incamerano l’impatto dei saldi ma in generale l’andamento prudente di questa prima parte dell’anno non sembra destinato a modificare le stime per l’intero 2024, che vedono un incremento dell’1%.

Sono i dati dell’Osservatorio permanente Confimprese-Jakala sull’andamento dei consumi in Italia, che da gennaio a giugno si sono ridotti dello 0,5% rispetto all’analogo periodo 2023. Vediamo in dettaglio.

Osservatorio Confimprese-Jakala: i dati del 1° semestre 2024

Fra i settori che risentono maggiormente della flessione ci sono la ristorazione (che però si riprende a giugno) e l’abbigliamento. Fra i canali distributivi, spiccano le buone performance del travel, ovvero i punti vendita in stazioni e aeroporti.

Il risultato del primo semestre, segnala Mario Maiocchi, direttore del Centro studi di Confimprese, conferma «un atteggiamento prudente dei consumatori in relazione al ridotto potere di spesa e all’instabilità geopolitica. Non paiono esserci particolari ragioni per cambiamenti significativi nei mesi a venire a esclusione del mero effetto numerico di paragone con il 2023 ove i mesi iniziali avevano dinamiche più favorevoli dei mesi finali e quindi il confronto tenderà a essere più favorevole nei prossimi mesi».

I consumi nel primo semestre 2024

A livello geografico, le migliori performance si registrano al Nord con entrambi Nord-est e Nord-ovest a -0,3%, più debole il Sud a -1,4% e fanalino di coda il Centro che chiude a -2,2%.

Guardando ai dati in dettaglio, come detto spiccano tra i settori merceologici le cattive performance di quello dell’abbigliamento, che chiude il semestre con una flessione dello 0,6%. Male anche la ristorazione, che segna una riduzione dello 0,3%, anche se a giugno inverte la tendenza con un apprezzamento del 3,6%.

Fra i canali di vendita, segno negativo per centri commerciali e per le principali arterie commerciali (high street), entrambi sotto dello 0,4%, mentre i negozi di stazioni e aeroporti segnano un aumento del 2,6%.

Consumi di giugno in lieve ripresa

Idati di giugno segnano una leggera ripresa dello 0,3%. La ristorazione, con il +3,9%, è prima in classifica mentre abbigliamento e accessori restano fanalino di coda con -1,8%, il risultato peggiore da inizio anno.

Pesa probabilmente anche l’attesa per i saldi che ha frenato le vendite nelle settimane immediatamente precedenti.

Sarà quindi rilevante la performance di luglio, che incamera l’impatto degli sconti di fine stagione. Le prime indicazioni vendono però una partenza al rallentatore per il periodo dei saldi.