Sono un dirigente (CCNL Metalmeccanici) e da alcuni mesi la mia busta paga è diminuita perché il contratto nazionale è scaduto ed è in attesa di rinnovo.
La riduzione di stipendio potrebbe essere collegata al termine di specifiche indennità o aumenti retributivi che in molti casi sono legati alla durata dei contratti collettivi nazionali come il suo (CCNL Metalmeccanici).
I CCNL regolano infatti gli aumenti salariali, gli scatti di anzianità, le indennità e altri elementi accessori della retribuzione nei diversi inquadramenti. Quando il contratto collettivo scade e non viene immediatamente rinnovato, possono verificarsi delle sospensioni o riduzioni.
Alcune componenti della busta paga possono essere frutto di accordi temporanei, previsti esclusivamente all’interno del CCNL e legati alla sua vigenza. La scadenza di questi accordi, in attesa di un rinnovo, può portare a una riduzione dello stipendio netto.
In alcuni contratti dei dirigenti possono essere presenti indennità aggiuntive o premi legati a specifiche condizioni contrattuali o produttive, che potrebbero venire sospesi al termine del CCNL.
Sebbene sia spesso utilizzata per il personale non dirigente, anche per i dirigenti può essere prevista una retribuzione aggiuntiva in attesa del rinnovo del contratto. Tuttavia, nel settore privato e specificamente nel contratto dei metalmeccanici, è meno comune che venga applicata direttamente a questa categoria, risultando quindi in una perdita retributiva fino alla sigla del nuovo accordo.
Le retribuzioni tabellari per i dirigenti del settore metalmeccanico, a differenza di quelle previste per operai e impiegati, non sono definite direttamente nel CCNL con importi standardizzati per livello. La contrattazione dei dirigenti, infatti, spesso prevede un trattamento economico concordato individualmente, che può includere una parte fissa e una parte variabile (incentivi, bonus, ecc.). Tuttavia, il contratto stabilisce aumenti periodici minimi, che vengono aggiornati in fase di rinnovo.
Per i dirigenti metalmeccanici, sono quindi fissate delle soglie minime che servono da riferimento orientativo per le imprese. Federmanager e Confindustria, le due principali parti coinvolte nel rinnovo per i dirigenti del settore, stanno negoziando nuovi importi. Tuttavia, fino a quando non sarà raggiunto un accordo ufficiale, il contratto in vigore potrebbe non coprire il divario rispetto alle tabelle precedenti.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi