Cessione del quinto: la detrazione è retroattiva?

Risposta di Anna Fabi

12 Dicembre 2024 11:23

Angelo chiede:

La detrazione nel 730 degli interessi sulla cessione del quinto è retroattiva?

La cessione del quinto è una forma di finanziamento che consente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati di ottenere un prestito con rimborso mediante trattenuta diretta fino a un quinto dello stipendio o della pensione.

Di norma, gli interessi passivi pagati su tali finanziamenti non sono generalmente detraibili nella dichiarazione dei redditi tramite il modello 730. Tuttavia, esistono specifiche eccezioni, che consentono la detraibilità di alcune spese legate al finanziamento per la cessione del quinto:

  1. Polizze assicurative obbligatorie
    Per ottenere una cessione del quinto, è obbligatoria la stipula di polizze assicurative a copertura del rischio vita e, in alcuni casi, del rischio impiego. I premi pagati per queste assicurazioni sulla vita sono detraibili al 19%, con un limite massimo di spesa di 530 euro complessivi per tutte le polizze vita stipulate dal contribuente. Per beneficiare di questa detrazione, è necessario conservare il contratto di finanziamento e le ricevute di pagamento dei premi assicurativi.
  2. Estinzione anticipata del finanziamento
    In caso di estinzione anticipata della cessione del quinto, è possibile detrarre il 19% dell’importo pagato come penale per l’estinzione, con un tetto massimo di 4.000 euro.
  3. Finanziamenti per avvio attività
    Se la cessione del quinto è stata richiesta per avviare un’attività in proprio o per investimenti legati alla propria professione, gli interessi passivi possono essere detraibili. In tali casi, è consigliabile distinguere chiaramente nel contratto di finanziamento la quota destinata alle esigenze personali da quella relativa alle spese lavorative, poiché solo quest’ultima sarà detraibile.

In conclusione, gli interessi passivi pagati sulla cessione del quinto non sono generalmente detraibili in dichiarazione dei redditi, salvo le eccezioni sopra menzionate. Pertanto, non si pone il problema di una detrazione retroattiva per tali interessi.

La normativa fiscale italiana prevede la detrazione degli interessi passivi principalmente per mutui ipotecari destinati all’acquisto o alla ristrutturazione dell’abitazione principale. In particolare, l’articolo 15, comma 1, lettera b), del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) disciplina la detrazione del 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui ipotecari contratti per l’acquisto dell’abitazione principale. Questa agevolazione non si estende ai prestiti personali, inclusa la cessione del quinto, che rientrano invece nel credito al consumo.

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