Il Governo sta definendo il nuovo piano di eco–incentivi auto e dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, arrivano nuovi dettagli in vista del Tavolo sull’Automotive in programma il 7 agosto 2024.
In quell’occasione, saranno presentate «le linee di indirizzo dei prossimi piani incentivi che mi auguro possano essere di durata triennale, per consentire una migliore programmazione nell’acquisto delle auto da parte dei nostri cittadini».
Gli incentivi auto per il 2024
Quest’anno, sul fronte degli eco-incentivi statali, c’è già stata una prima inversione di tendenza: l’Esecutivo Meloni non si è limitato a rifinanziare l’Ecobonus auto ma ne ha rimodulato le aliquote.
Da una parte ha aumentato il contributo per le auto elettriche e ibride, dall’altra ha destinato più risorse ai motori endotermici, che continuano a essere di gran lunga più richiesti dal mercato.
In secondo luogo, sono stati introdotti nuovi incentivi per taxi e NCC (noleggio con conducente) e per installare l’alimentazione GPL sulle auto a benzina.
Ecco la situazione dei fondi residui al 25 luglio 2024:
L’ipotesi di un nuovo piano triennale
Per ora non ci sono altri dettagli sui prossimi eco-incentivi auto e moto 2025, quindi sul modo in cui saranno calibrate le agevolazioni allo studio si possono solo fare ipotesi. Il Governo sta evidentemente valutando uno stanziamento di fondi di durata triennale.
Sarà una semplice riproposizione del meccanismo dello sconto sull’acquisto, magari ricalibrando nuovamente le aliquote? Oppure una diversa formula, che vada a incentivare direttamente la produzione di veicoli elettrici in Italia?
Quest’ultima è un’ipotesi di cui si è parlato negli ultimi mesi, pur non essendoci al momento indicazioni ulteriori.
Se il nuovo piano di eco-incentivi sarà portat illustrato nel corso del prossimo Tavolo Automotive, è plausibile ritenere che si possano essere in vista anche incentivi per i produttori.
Il Tavolo Automotive
Durante l’incontro del 7 agosto si dovrà discutere del futuro dell’auto. Con particolare riferimento a due filoni: valorizzazione dei marchi italiani e attrazione di quelli cinesi.
Sul fronte Stellantis, il Governo mira a potenziare la produzione in Italia. Il gruppo (ex FIAT), oggi guidato da Carlos Tavares, dichiara disponibilità in questo senso ma allo stesso tempo sta riducendo il personale nel Paese.La questione è pertanto ancora tutta aperta.
Sul fronte costruttori cinesi, invece, sarà prevedibilmente importante la visita della presidente del Consiglio in Cina prevista per i prossimi giorni di fine luglio. Da mesi il Governo tenta di stringere alleanze per portare in Italia la produzione di brand cinesi, così da “monitorare” e sfruttare le potenzialità soprattutto per quanto riguarda i veicoli elettrici.