In Italia, la normativa sulla maturazione dei permessi lavorativi stabilisce specifiche modalità di calcolo, che differiscono da quello delle ferie ma che allo stesso modo garantiscono diritti minimi per i lavoratori, in base a fattori come il tipo di contratto e l’anzianità lavorativa.
Andiamo a esaminare dettagliatamente quante ore di permesso si possono maturare in un mese, considerando le variazioni dettate dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), i permessi per festività soppresse e gli altri fattori che incidono sulla loro maturazione, spiegando anche come leggere correttamente la busta paga per verificare i permessi accumulati.
Quante ore di permesso si maturano in un mese
La quantità di ore di permesso maturate in un mese varia in base al CCNL applicato e ad altri fattori come l’anzianità e l’inquadramento del lavoratore. Generalmente, per un contratto a tempo pieno, si maturano circa 2,17 giorni di ferie retribuite al mese (26 giorni all’anno). Ora analizziamo le specifiche per alcuni CCNL.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Metalmeccanici
I lavoratori metalmeccanici maturano 6 ore di permesso ROL al mese, con alcune varianti in base all’anzianità e al settore specifico (come la siderurgia). In particolare, i lavoratori metalmeccanici a tempo pieno hanno diritto a 104 ore di permessi annui retribuiti (PAR), suddivisi in 72 ore di riduzione dell’orario di lavoro (ROL) e 32 ore per ex festività.
Questi permessi sono fruibili in giornate intere da 8 ore o in gruppi di 4 ore. Per i lavoratori part-time, i permessi vengono proporzionati in base all’orario di lavoro ridotto. Se non utilizzati entro 24 mesi, i permessi PAR devono essere monetizzati.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Commercio e Terziario
Nel commercio, i dipendenti maturano:
- 4,66 ore di permesso ROL al mese (56 annue) nelle aziende con meno di 15 dipendenti;
- 6 ore al mese (72 annue) nelle aziende più grandi.
Tuttavia, sono previste eccezioni per i dipendenti assunti dopo il 26 febbraio 2011: essi hanno diritto solo ai permessi per ex festività nei primi due anni di lavoro e, nel terzo e quarto anno, ricevono solo il 50% dei giorni di riposo compensativo spettanti.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Edilizia Industria
Nel settore edilizio, si maturano 7,3 ore di permesso ROL al mese. In particolare, sono previste anche 88 ore di permessi per la riduzione dell’orario di lavoro. Questi permessi maturano nella misura di un’ora ogni 20 ore di lavoro effettivamente svolto (per gli operai discontinui, un’ora ogni 25 ore). I permessi maturati entro il 31 dicembre di ciascun anno devono essere utilizzati entro il 30 giugno dell’anno successivo. In caso di mancato utilizzo, è previsto un trattamento economico sostitutivo.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Alimentari
Il CCNL Alimentari prevede 56 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 4,66 ore. Le ore per ex festività non sono specificate separatamente, ma sono generalmente incluse nelle 56 ore totali.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Turismo
Il CCNL Turismo stabilisce 72 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 6 ore. Sono previste anche 32 ore per ex festività, con una maturazione mensile di 2,66 ore, per un totale di 104 ore annue.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Trasporti e Logistica
Il CCNL Trasporti e Logistica prevede 72 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 6 ore. Inoltre, ci sono 32 ore annue per ex festività, maturate mensilmente a 2,66 ore.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Sanità
Il CCNL Sanità prevede 56 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 4,66 ore. Le ore per ex festività sono incluse nel computo totale e maturano alla stessa cadenza.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Chimico-Farmaceutico
Il CCNL Chimico-Farmaceutico prevede 72 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 6 ore. Include 32 ore annue per ex festività, maturate mensilmente a 2,66 ore.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Agricoltura
Il CCNL Agricoltura stabilisce 56 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 4,66 ore. Le ore per ex festività non sono specificate separatamente ma sono generalmente incluse nelle 56 ore totali.
Quante ore di permesso si maturano nel CCNL Bancario
Il CCNL Bancario prevede 68 ore annue di permessi ROL, con una maturazione mensile di 5,66 ore. Inoltre, ci sono 32 ore annue per ex festività, maturate mensilmente a 2,66 ore.
I permessi per festività soppresse
Le festività soppresse danno diritto fino a 32 ore di permessi retribuiti all’anno, equivalenti a circa 2,66 ore al mese. Queste sono concesse come compensazione per festività non più riconosciute a livello nazionale, ma solo se il giorno di ex festività capita in un giorno lavorativo.
Come vengono calcolati i permessi / ROL
Ferie, permessi e ROL sono assenze dal lavoro retribuite, ma con differenze significative:
- le ferie, garantite dalla Costituzione, sono calcolate in giorni e servono per ricaricare le energie, con un minimo di 4 settimane annue;
- i permessi si conteggiano in ore e non hanno un limite minimo stabilito dalla legge, ma dai contratti collettivi, con variazioni significative tra un contratto e l’altro;
- i ROL (Riduzione dell’Orario di Lavoro) sono permessi retribuiti, anch’essi conteggiati in ore, che compensano periodi di lavoro intenso.
La maturazione di ferie e permessi avviene mensilmente, a condizione che il dipendente abbia lavorato almeno 15 giorni nel mese.
Dove si vedono sulla busta paga le ore di permessi accumulati
Le ore di permesso accumulate sono visibili nella busta paga, solitamente in una sezione dedicata ai permessi e alle ferie. Questa sezione indica il totale delle ore maturate, utilizzate e il saldo disponibile. È importante monitorare questa sezione per assicurarsi che i diritti vengano rispettati e per pianificare l’uso dei permessi.
Tipologie di permessi di lavoro
Tra le principali tipologie di permessi, troviamo:
- Permessi per ROL (Riduzione Orario di Lavoro): previsti da molti CCNL, permettono ai lavoratori di godere di ore di riposo per recuperare l’energia psicofisica, spesso maturati mensilmente.
- Permessi per ex-festività: sono concessi in compensazione per alcune festività soppresse, come il Corpus Domini o i Santi Pietro e Paolo. Generalmente, si accumulano in ore annuali.
- Permessi per Legge 104/92: destinati ai lavoratori che assistono familiari con disabilità o che hanno essi stessi disabilità, questi permessi possono essere di tre giorni al mese o suddivisi in ore.
- Permessi per congedo matrimoniale: offrono fino a 15 giorni di assenza retribuita per i dipendenti che si sposano, da utilizzare entro un mese dalla data del matrimonio.
- Permessi per congedo parentale: consentono a entrambi i genitori di astenersi dal lavoro per un massimo di 10 mesi complessivi (11 in casi specifici) entro il dodicesimo anno di vita del figlio.
- Permessi per lutto: concedono fino a tre giorni retribuiti in caso di decesso di un parente entro il secondo grado, da utilizzare entro sette giorni dall’evento.
- Permessi per studio: riconoscono fino a 150 ore per la formazione professionale e il conseguimento di titoli di studio, con permessi retribuiti per la durata dei corsi e delle prove d’esame.
- Permessi per visite mediche: garantiti per visite specialistiche e terapie, solitamente retribuiti fino a un massimo di 18 ore annue.
- Permessi per donatori di sangue e di midollo osseo: concessi per le giornate di donazione, con specifiche normative che regolano la durata e la documentazione necessaria.
- Permessi per cariche pubbliche ed elettive: consentono ai dipendenti che ricoprono cariche pubbliche di assentarsi per partecipare alle riunioni degli organismi di riferimento.
- Permessi per volontariato e Protezione Civile: dedicati ai volontari della Protezione Civile, prevedono fino a 30 giorni consecutivi e 90 annuali, con possibilità di estensione in caso di emergenza nazionale.
Queste tipologie di permessi variano a seconda dei contratti collettivi di lavoro e delle specifiche condizioni aziendali, ma in generale offrono ai lavoratori strumenti importanti per conciliare esigenze personali e professionali.