Le attività di controllo sulle imprese sono state riorganizzate e semplificate all’insegna di una maggiore compliance. Le nuove regole sono contenute nel Decreto Legislativo n.103/2024, attuativo della Delega sulla Concorrenza n. 118/2022.
Il provvedimento è pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore il 2 agosto. Vediamo in dettaglio cosa prevede.
I criteri per effettuare i controlli
La legge è pensata per favorire una maggiore consapevolezza degli obblighi in capo alle aziende e semplificare l’azione amministrativa evitando sovrapposizioni e duplicazioni.
Riguarda un’ampia gamma di funzioni poste in essere per verificare il rispetto delle regole, con l’esclusione dei controlli fiscali, antimafia o per la sicurezza e difesa nazionale. Le attività di controllo vengono programmate in base a una schema preciso e valutate sulla base dei seguenti criteri:
- protezione ambientale;
- igiene e salute pubblica;
- sicurezza pubblica;
- tutela della fede pubblica;
- sicurezza dei lavoratori.
=> Controlli semplificati sulle attività economiche
Pianificazione in base al rischio
L’organismo di certificazione UNI (ente nazionale di unificazione) stabilisce norme tecniche di riferimento che per ciascuno dei sopra citati ambiti che identificano un livello di rischio basso. Il quale dipende dal numero di certificazione dell’impresa, dall’esito dei controlli subiti nei tre anni precedenti e dalle caratteristiche e dimensioni dell’impresa.
Per quanto riguarda la programmazione dei controlli, quando si tratta di sicurezza sul lavoro la pianificazione va effettuata in base alla gravità di rischio.
Nei confronti delle imprese che hanno un basso rischio i controlli ordinari vanno effettuati al massimo una volta all’anno. In generale, non possono essere effettuate due o più ispezioni diverse sullo stesso operatore economico contemporaneamente, a meno che le amministrazioni non si accordino preventivamente per svolgere una ispezione congiunta. Un soggetto che risulta in regola non può subire una nuova ispezione nei successivi dieci mesi.
Le amministrazioni, nel momento in cui pianificano o effettuano controlli, consultano il fascicolo informatico dell’impresa e non possono richiedere informazioni già disponibili in questo documento o che comunque siano in loro possesso.
Ci sono poi regole per le piccole violazioni, con un procedimento di diffida che, nel momento in cui viene portato a termine, estingue il procedimento sanzionatorio.
Nuovi obblighi di chiarezza
Ci sono nuovi obblighi anche per i Ministeri e per le Regioni. Sul fronte informativo, sono ad esempio tenute a pubblicare sui portali istituzionali linee guida e FAQ soprattutto sulle materie particolarmente complesse.
Vengono favoriti meccanismi di dialogo per favorire la corretta interpretazione delle norme.
Ci sono infine disposizioni per valorizzare la formazione dei dipendenti. Viene prevista la possibilità di ricorrere a strumenti tecnologici, anche dotati di intelligenza artificiale.