Danni climatici sempre più costosi per l’economia italiana

di Teresa Barone

25 Luglio 2024 11:29

logo PMI+ logo PMI+
In Italia i livelli di stress idrico generati dal cambiamento climatico superano la media UE, con notevoli ripercussioni negative sul settore agricolo.

In Italia il cambiamento climatico comporta un costo maggiore rispetto agli altri Paesi della UE, tanto da sfiorare i 284 euro per abitante e raggiungere attualmente un valore quintuplicato rispetto al 2015.

A lanciare l’allarme è uno studio presentato da The European House-Ambrosetti nel corso della sesta edizione della “Community Valore Acqua per l’Italia”.

A pagarne le spese è soprattutto l’economia agricola. Per fare qualche esempio, solo Belgio, Spagna e Grecia superano l’Italia per quanto riguarda i crescenti livelli di stress idrico.

Sono dodici le Regioni italiane a subirne le conseguenze, dal momento che alluvioni e siccità impattano negativamente soprattutto sul settore agricolo (specialmente Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia).

In termini pratici, si segnala un calo del 63% nella produzione di pere, una diminuzione del 60% nella produzione di ciliegie, meno 27% nella produzione di olio e meno 12% per quella di vino e pomodori. In ambito nazionale, la riduzione della produzione di miele è stata addirittura del 70% nel 2023.

=> Obbligo di assicurazione climatica per le imprese

Le perdite coinvolgono anche la produzione idroelettrica. Lo studio, inoltre, mette in evidenza come l’Italia rischi di registrare la più alta anomalia termica della storia raggiungendo quota +1,75°C sopra la media nel corso del 2024.