Assemblea condominiale: le regole per il verbale

Risposta di Anna Fabi

10 Ottobre 2024 13:24

Carlo chiede:

Alla fine dell’assemblea condominiale, il presidente o segretario sono obbligati a leggere e firmare il verbale oppure l’amministratore può stamparlo in un secondo tempo con possibilità di variazioni? In questo caso come si deve comportare il condomino dopo aver ricevuto il verbale firmato?

Alla fine di un’assemblea condominiale, è buona norma che il verbale venga letto, confermato e firmato immediatamente dal presidente e dal segretario dell’assemblea, a conferma della correttezza e trasparenza del documento.

La firma del verbale in sede di assemblea è essenziale, perché attesta la conformità del verbale stesso rispetto a quanto effettivamente discusso e deliberato.

Verbale assemblea condominiale: quando va firmato

Per legge, non esiste un obbligo che il verbale sia letto e firmato subito, ma è prassi consolidata per garantire che il documento sia fedele e che non vengano apportate modifiche successivamente.

In linea generale, l’amministratore può stamparlo successivamente, a condizione che non vi siano state variazioni rispetto a quanto effettivamente deciso in assemblea. Se, invece, l’amministratore dovesse modificare il verbale, rischierebbe di agire in modo scorretto, poiché il verbale firmato è un documento ufficiale e le sue variazioni, se non preventivamente concordate e approvate dai partecipanti all’assemblea, potrebbero risultare invalide.

Come comportarsi in caso di modifiche

Se un condomino riceve un verbale firmato e nota che vi sono state modifiche rispetto a quanto discusso, ha il diritto di contestarlo. In tal caso, può inviare una comunicazione scritta all’amministratore e, se necessario, agli altri condomini, contestando le variazioni.

Se le modifiche comportano una violazione dei propri diritti o sono rilevanti per le delibere assembleari, può essere opportuno rivolgersi al giudice di pace entro 30 giorni dalla ricezione del verbale per chiederne l’annullamento, in quanto l’articolo 1137 del Codice Civile prevede questo termine per l’impugnazione delle delibere assembleari ritenute nulle o annullabili.

Buone prassi per il Condomino

  1. Verifica verbale: alla fine dell’assemblea, è buona norma chiedere che il verbale venga letto, verificato e firmato da presidente e segretario prima di lasciare la riunione.
  2. Controllo modifiche: dopo aver ricevuto il verbale, confrontarlo con i propri appunti e verificare che rispecchi fedelmente le deliberazioni.
  3. Contestazione per iscritto: in caso di discrepanze, è consigliabile inviare una contestazione scritta all’amministratore, con copia ai condomini se necessario, per mantenere una traccia ufficiale della richiesta.

Questi accorgimenti possono aiutare a garantire la corretta gestione dell’assemblea e a prevenire potenziali abusi o discrepanze.

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