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Credito al consumo, in Italia salgono i tassi sulle rate

di Anna Fabi

22 Luglio 2024 11:25

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L'Italia si conferma uno dei paesi dell'Eurozona in cui il credito al consumo è più costoso ma anche più praticato: report First Cisl.

I tassi sui mutui per l’acquisto della casa scendono, anche grazie alla fine della stretta monetaria, mentre il costo del credito al consumo sale e in Italia è fra i più cari d’Europa.

E, pur a fronte di condizioni creditizie meno favorevoli, sale anche il numero di famiglie che ricorrono a queste tipologie di finanziamento.

Vediamo tutto.

In Italia i tassi più cari d’Europa per gli acquisiti a rate

 

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Salgono tassi e domande di credito al consumo

In base ai dati della Fondazione Fiba di First Cisl, il tasso sul credito al consumo in maggio è stato pari al 10,66% contro il 10,59% toccato ad aprile. Un livello più alto della media europea e delle principali economie del Vecchio Continente, Francia e Germania, che pure registrano un rincaro su queste tipologie di finanziamento.

Risulta più elevata anche la quota che gli italiani destinano al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti: a maggio si arriva al 18,5% contro una media dell’11,2% nell’Eurozona. Germania e Francia si fermano rispettivamente al 9,8% ed al 12,6%.

E sale la consistenza di queste operazioni in termini assoluti: a marzo il totale dei prestiti classificabili come credito al consumo aveva raggiunto 153,9 miliardi, cifra che in maggio è salita a 162,4 miliardi, con una crescita del 5,88% a fronte di una flessione invece dei prestiti alle famiglie pari allo 0,9%.

La classifica delle Regioni vede gli aumenti trimestrali più evidenti delle richieste di credito al consumo in Toscana (+ 1,64%), Liguria (+ 1,36%) e Molise (1,28%), quello meno significativo in Trentino Alto Adige (+ 0,32%). Se guardiamo al complesso dei prestiti alle famiglie prevale invece il segno meno, con le sole eccezioni di Puglia, Sardegna e Sicilia, dove gli aumenti sono però modesti.

La crescita delle cessioni del quinto

C’è un altro dato rilevante nel report Fabi: la crescita della cessione del quinto dello stipendio relativamente costante dal 2011 al 2023, periodo di tempo in cui le domande sono passate da poco più di 10 miliardi ad oltre 18 miliardi di euro.

=> Cessione quinto stipendio e pensione: i nuovi tassi

Le famiglie italiane si stanno indebitando troppo? «La situazione di indebitamento complessivo della famiglie italiane è più bassa della media delle famiglie europee» rassicura il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, che però prosegue: «desta preoccupazione il trend ultradecennale di rialzo del credito al consumo, soprattutto per il livello dei tassi annui effettivi globali, più alti di quasi il 2% della media europea e di quasi il 4% rispetto alle famiglie francesi».

Ma il dato da tenere sotto controllo è quello sulle cessioni del quinto, almeno nei casi in cui sono correlate al consumo e non invece a investimenti. In questo caso, spiega Colombani, l’aumento delle richieste potrebbe rappresentare «la spia di grandi difficoltà nel soddisfacimento dei bisogni primari».