Tratto dallo speciale:

Von der Leyen bis: le politiche per le PMI europee

di Barbara Weisz

19 Luglio 2024 15:06

logo PMI+ logo PMI+
PMI fondamentali per la competitività e al centro delle politiche economiche UE del secondo mandato von der Leyen: il faro illuminante resta il Green Deal.

Le PMI sono il cuore dell’economia europea. Così Ursula von der Leyen nel discorso con cui ha chiesto, e ottenuto, la fiducia del Parlamento Europeo per la conferma alla presidenza della Commissione europea per i prossimi cinque anni.

Uno speech in cui ha delineato fra le altre cose la politica economica che intende perseguire al 2029.

I risultati del Green Deal fino a oggi

Il tema centrale restano le politiche per la sostenibilità, a partire dal Green Deal i cui obiettivi verranno perseguiti «con pragmatismo, neutralità tecnologica e innovazione». Grazie a questo piano, nella prima metà di quest’anno è stato raggiunto l’obiettivo del 50% della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, nazionali e pulite.

«Gli investimenti in tecnologie pulite in Europa sono più che triplicati in questo mandato. Attraiamo più investimenti in idrogeno pulito di Stati Uniti e Cina messi insieme. Infine, negli ultimi anni, abbiamo concluso con partner globali 35 nuovi accordi su tecnologie pulite, idrogeno e materie prime critiche».

Il nuovo Clean Industrial Deal

Il percorso intrapreso con il Green Deal proseguirà con un nuovo piano, il Clean Industrial Deal, che l’esecutivo UE si propone di approvare nei primi 100 giorni, quindi entro la fine di ottobre.

Questo nuovo programma, pari di capire, riguarderà in particolare i settori ad alta densità energetica, promuovendo passi avanti verso la già intrapresa strada della decarbonizzazione dell’industria. Con un obiettivo al 90% entro il 2040.

La competitività dell’Europa e le PMI

Ma è il capitolo sulla competitività quello in cui la confermata presidente della commissione UE ha fatto riferimento alle piccole e medie imprese. «Negli ultimi cinque anni abbiamo superato la tempesta più violenta nella storia economica della nostra Unione», sottolinea von der Leyen, ma ora «la nostra competitività ha bisogno di una spinta importante» perché «i fondamenti dell’economia globale stanno cambiando.

Chi resta fermo resterà indietro». In linea generale, Bruxelles intende rafforzare il mercato unico e sburocratizzare le procedure. «Incaricherò ogni Commissario di approfondire il proprio portafoglio e di realizzare concretamente la riduzione degli oneri. E nominerò un Vicepresidente per coordinare questo lavoro», ha speigato von der Leyen.

Lo stimolo alla competitività passa anche da politiche a favore delle PMI, perché «non c’è Europa senza PMI. Sono il cuore della nostra economia» e l’obiettivo è quello di dar loro «più fiducia e incentivi migliori».

Per realizzare queste strategie, verrà proposto un Fondo europeo per la competitività, incentrato su progetti europei comuni e transfrontalieri che guideranno la competitività e l’innovazione, in particolare per supportare il Clean Industrial Deal. Garantirà che sviluppiamo tecnologie strategiche e le produciamo qui, in Europa. Quindi, dall’intelligenza artificiale alla tecnologia pulita, il futuro della nostra prosperità deve essere fatto in Europa.