In pensione con 64 anni e 36 di contributi

Risposta di Barbara Weisz

6 Settembre 2024 08:30

Anna chiede:

Sono stata assunta nel marzo 1988 e ho 64 anni. Dovrò aspettare i 67 più l’aspettativa di vita per poter andare in pensione?

Per la pensione anticipata ordinaria, le lavoratrici devono avere almeno 41 anni e dieci mesi di contributi e a lei mancano diversi anni per raggiungere il requisito. Se però lei ha iniziato a lavorare e a versare contributi a partire dopo il 1° gennaio 1996 (rtientrando nel calcolo della pensione interamente con il sistema contributivo), potrebbe aver già diritto alla pensione.

Se con il suo montante contributivo ha maturato un assegno pensionistico pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (che quest’anno è pari a 1.603,23 euro), oppure anche solo pari a 2,8 volte questa soglia se ha un figlio o ancora 2,6 volte (1.389,47 euro) se ha due o più figli, allora puà accedere alla pensione anticipata contributiva, aspettando una finestra mobile di 3 mesi e ottenendo però un assegno con tetto massimo d’importo pari a 5 volte il trattamento minimo (2.993,05 euro) fino alla maturazione del requisito di età per la pensione di vecchiaia ordinaria.

CALCOLO PENSIONE ONLINE

Se non raggiunge l’importo soglia minimo (lo può verificare usando il nostro calcolatore oppure gli strumenti INPS), invece, per accedere a una pensione ordinaria dovrà aspettare la pensione di vecchiaia a 67 anni di età, aggiungendo gli eventuali scatti legati alle aspettative di vita che eventualmente intercorreranno nel frattempo.

In realtà potrebbe esserci un’altra possibilità, rappresentata dall’Opzione Donna. E’ una forma di flessibilità in uscita che richiede 61 anni di età e 35 anni di contributi, in entrambi i casi maturati entro il 31 dicembre 2023. Mi pare che lei abbia questi requisiti. Deve però anche rientrare in una delle categorie ammesse a questa forma di pensione, ovvero:

  • caregiver che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d’età o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • disabili con  riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;
  • lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.

Nel caso in cui lei rientri in una di queste casistiche, può presentare la domanda per l’Opzione Donna. Non è necessario che lo faccia quest’anno, essendo una forma di pensione che prevede la cristallizzazione del diritto, per cui se ha maturato i requisiti entro la fine del 2023 può presentare la domanda in qualsiasi momento, anche nei prossimi anni.

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Risposta di Barbara Weisz