Nel predisporre la mia dichiarazione dei redditi ho visto nel mio cassetto fiscale una CU dell’INPS relativa al reddito di cittadinanza (ricevuto solo a gennaio 2023), poi a febbraio 2023 ho aperto partita IVA con regime forfettario.
I redditi esenti della CU INPS relativa al reddito di cittadinanza di gennaio 2023 sono scritti in CU tra gli “altri dati” (redditi esenti), con numero 464 codice 25 e con numero 465 e ammontare di 338,92€.
Tali redditi vanno inseriti nella dichiarazione? In quale quadro?
Ho inserito invece gli ammontari contenuti nelle CU relative alla partita IVA forfettaria nel quadro LM, che poi andranno ridotti del relativo coefficiente di redditività e ai quali andranno detratti i contributi previdenziali; su questo ammontare poi sarà calcolato il 5% di imposta sostitutiva agevolata.
Il reddito di cittadinanza (RdC) è un reddito esente da imposte, e i relativi importi, come indicati nella Certificazione Unica (CU) dell’INPS, non devono essere inclusi nel calcolo del reddito imponibile per la dichiarazione dei redditi.
I redditi esenti, come quelli derivanti dal reddito di cittadinanza, non devono quindi essere dichiarati nel quadro LM della dichiarazione dei forfettari perché non contribuiscono al reddito imponibile e quindi non influenzano l’imposta sostitutiva.
Tuttavia, poiché nella CU dell’INPS questi importi sono segnalati tra gli “altri dati” e non rientrano nel reddito imponibile, è importante ricordare che non vanno riportati nemmeno in altri quadri della dichiarazione dei redditi come il Quadro LM o altri quadri relativi ai redditi imponibili.
Se ci fosse un quadro specifico per la dichiarazione dei redditi esenti o non imponibili (che nel Modello Redditi Persone Fisiche non è obbligatorio compilare per redditi come il RdC), si tratterebbe del quadro Quadro RL (redditi diversi), ma solo nel caso in cui il reddito esente possa avere qualche rilevanza per altre agevolazioni o per la gestione di eventuali calcoli contributivi. Tuttavia, per il reddito di cittadinanza, non è necessario riportarlo. In sintesi:
- i redditi esenti, come quello di cittadinanza, non devono essere dichiarati nel quadro LM;
- non vanno obbligatoriamente dichiarati in nessun altro quadro della dichiarazione dei redditi a meno che non sia utile o espressamente richiesto per specifici motivi.
Per quanto riguarda l’inserimento dei redditi da attività con partita IVA forfettaria, l’inserimento nel quadro LM è corretto. L’imposta sostitutiva del 5% è applicabile ai primi cinque anni di attività, se si rispettano le condizioni per l’aliquota agevolata).
Nel quadro LM si possono dedurre anche i contributi previdenziali obbligatori versati nel corso dell’anno, andando così a ridurre l’imponibile su cui viene calcolata l’imposta sostitutiva del 5%.
Dopo aver applicato il coefficiente di redditività e dedotto i contributi previdenziali, infatti, si calcola l’imposta sul reddito netto risultante.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi