Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione parlamentare, ha espresso il suo parere sulle novità dell’autonomia differenziata nell’ambito del Federalismo Fiscale, in attuazione della legge delega 42/2009. Il focus è sulle ricadute indirette: maggiore responsabilità per gli amministratori locali e più trasparenza ed efficienza.
Gli obiettivi della legge sono infatti quelli di diversificare le modalità di offerta pubblica di servizi e di superare la “finanza derivata”, tagliando i trasferimenti statali basati sulla spesa storica.
Federalismo Fiscale: a che punto siamo
Il federalismo fiscale rappresenta un’opportunità per migliorare la trasparenza, l’efficienza e l’equità nel rapporto tra cittadini e amministrazioni locali.
La completa attuazione delle riforme previste dalla legge delega 42/2009 e dai successivi decreti legislativi è essenziale per raggiungere questi obiettivi e costituisce uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Stop alla finanza derivata
Una delle principali novità della legge è il superamento della “finanza derivata”. Il decreto legislativo n. 23 del 2011 ha previsto di “fiscalizzare” i trasferimenti erariali ai comuni, attivando meccanismi perequativi basati su fabbisogni standard e capacità fiscali tramite il Fondo di solidarietà comunale.
Tradotto: taglio dei trasferimenti statali basati sulla spesa storica.
Autonomia tributaria degli enti locali
L’autonomia tributaria degli enti locali è aumentata significativamente, passando dal 26% del 2010 al 38% del 2022.
Questo cambiamento ha ridotto l’incidenza dei trasferimenti statali sul totale delle entrate comunali dal 47% al 29%, rafforzando l’indipendenza finanziaria dei comuni.
Incremento del gettito dalle imposte RC auto
Il federalismo provinciale ha visto un’inversione di tendenza nelle entrate derivanti dall’imposta RC auto nel 2023, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è dovuto principalmente all’aumento dei premi assicurativi.
Federalismo provinciale e Città Metropolitane
Le Province e le Città Metropolitane sono finanziate principalmente attraverso l’imposta provinciale di trascrizione (IPT), l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile (RC auto) e il tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali (TEFA). Questi tributi rappresentano circa il 90% delle entrate tributarie complessive di questi enti.
Governance europea e finanza locale
Il ministro Giorgetti ha evidenziato le principali implicazioni delle nuove regole di governance europea per la finanza locale, definendole una “sfida assai complicata”. Le nuove regole UE richiedono una revisione della normativa nazionale per assicurare il concorso degli enti territoriali al rispetto dei vincoli di bilancio europei.
Partecipazione degli enti territoriali
Gli enti territoriali dovranno adeguarsi alle nuove regole di governance economica europea, garantendo al contempo il progresso verso l’attuazione del federalismo fiscale e dell’autonomia differenziata.
Questo processo richiede un equilibrio tra il rispetto dei vincoli di bilancio e l’assicurazione delle risorse necessarie per l’erogazione delle funzioni fondamentali e dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni).
La collaborazione tra diversi livelli di governo e il rispetto dei principi di solidarietà e riequilibrio territoriale rimangono fondamentali per il successo di questo processo.