Nel corso dell’audizione presso la Commissione Finanze del Senato, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le recenti modifiche alla disciplina dell’adempimento collaborativo, degli adempimenti tributari e del concordato preventivo biennale.
Nel più vasto quadro della riforma fiscale, la revisione della disciplina delle sanzioni tributarie e della riscossione e i nuovi strumenti di compliance – contenuti nei decreti legislativi n. 221/2023, n. 1/2024 e n. 13/2024 – puntanto a migliorare il rapporto tra Fisco e contribuenti e semplificarne gli adempimenti.
Adempimento collaborativo: cosa cambia
Il Decreto legislativo n. 221/2023 (Disposizioni in materia di adempimento collaborativo) ha ampliato e potenziato l’adempimento collaborativo, introducendo disposizioni integrative che mirano a realizzare pienamente i criteri direttivi della riforma fiscale.
Le principali novità riguardano la certificazione del TCF (Tax Control Framework), i requisiti soggettivi di accesso al regime e il potenziamento degli effetti premiali.
Requisiti soggettivi e accesso al regime
La nuova norma riconosce l’accesso al regime ai soggetti appartenenti a un medesimo gruppo di imprese, come definito dall’articolo 2359 del codice civile.
Questo riconoscimento facilita l’accesso al regime per “trascinamento”, coerentemente con la prassi dei gruppi societari di adottare un sistema di controllo del rischio fiscale univoco e integrato.
Semplificazione degli adempimenti tributari
Il Decreto legislativo n. 1/2024 (Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari) introduce importanti modifiche per la semplificazione degli adempimenti tributari.
Modifiche ai termini di pagamento IVA
Tra queste, l’anticipo al 16 novembre, anziché al 16 dicembre, del termine per il versamento dell’IVA relativa alle liquidazioni periodiche dei primi tre trimestri dell’anno, allineando così la scadenza con il pagamento dell’ultimo trimestre.
Dichiarazione dei redditi precompilata
Un’altra modifica rilevante è l’estensione dell’utilizzo della dichiarazione dei redditi precompilata, ampliando la platea dei delegati che possono accedere alla precompilata dei contribuenti, inclusi i professionisti delle società tra professionisti.
Cassetto fiscale del contribuente
Il decreto stabilisce che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione dei contribuenti, oltre ad atti e comunicazioni, anche i dati che li riguardano, compresi i carichi affidati alla Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’Agenzia stessa.
Concordato preventivo biennale
Con il Decreto legislativo n. 13/2024 (Disciplina del concordato preventivo biennale) l’Agenzia delle Entrate introduce modifiche significative alla disciplina del CPB.
Software di elaborazione della proposta
Il termine per il rilascio del software di elaborazione della proposta da parte dell’Agenzia delle Entrate slitta dal 1° al 15 aprile, per consentire una maggiore razionalizzazione degli adempimenti dichiarativi.
Si tratta della scadenza a regime: nel 2024, anno di debutto per CPB, il calendario è a sè.
Per il primo anno di applicazione, i programmi informatici per l’elaborazione della proposta per i contribuenti forfetari devono essere resi pubblici entro il 15 luglio 2024. Per i contribuenti ISA, il termine di pubblicazione resta invariato.
Termini di adesione e versamento
Il periodo a disposizione dei contribuenti per accettare la proposta del Fisco cambia: l’adesione deve avvenire entro il 31 luglio o entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.
Per il 2024, i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA possono essere effettuati entro il 30 agosto, maggiorando le somme dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Esclusioni e cessazioni
Sono introdotte nuove cause di esclusione per i soggetti ISA e nuove cause di cessazione del regime. Inoltre, la procedura di determinazione degli acconti peer questi contribuenti viene semplificata.