La legge di conversione del Decreto Coesione apporta una serie di modifiche alle disposizioni sul lavoro contenute nel testo originario, ad esempio allargando la platea di aventi diritti al bonus per le assunzioni di donne e introducendo nuovi paletti per il diritto all’indennità di disoccupazione dei lavoratori autonomi (ISCRO).
Il dl 60/2024, lo ricordiamo, contiene una serie di misure di riforma della politica di coesione inserita nel PNRR con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali. Fra queste, ci sono diverse norme che riguardano il lavoro, per lo più concentrate su nuovi incentivi all’assunzione, autoimprenditorialità, inclusione lavorativa. E con un’attenzione particolare a categorie specifiche di lavoratori, come giovani e donne e territori del Sud Italia.
La nuova platea del Bonus Donne
Fra le novità introdotte in sede parlamentare, c’è l’estensione del Bonus Donne a quelle prive di impiego da almeno sei mesi, ovunque residenti, operanti nelle professioni e nei settori ad alto tasso di disparità occupazionale fra i generi superiore almeno al 25%. Per individuarle, si fa riferimento a un decreto annualmente predisposto dal ministero delle Imprese, di concerto con l’Economia e le Finanze.
Il bonus Donne è un esonero contributivo al 100%, per un periodo massimo di 24 mesi, fino a un massimo di 650 euro su base mensile, per le assunzioni effettuate dal primo settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
Le lavoratrici devono essere prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, se residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. Oppure senza impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti. La legge di conversione, come detto, ha aggiunto le addette a settori in cui c’è un tasso di disparità superiore al 25%.
=> Guida ai nuovi bonus per le assunzioni
ISCRO senza vincolo di percorsi di reinserimento
Per quanto riguarda l’ISCRO, viene stabilito che l’indennità di disoccupazione spettante ai lavoratori autonomi non sia più condizionata ma accompagnata, dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale.
All’atto della domanda, il soggetto beneficiario autorizzerà l’INPS alla trasmissione alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano dei propri dati di contatto nell’ambito del SIISL, nonché del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro anche ai fini della sottoscrizione del patto di attivazione digitale sulla piattaforma.
Quindi, par di capire, la partecipazione a questi percorsi di reinserimento diventa un diritto del beneficiario, e non un obbligo al quale è condizionata la prestazione di disoccupazione.
Le altre novità della legge di conversione del DL Coesione
In tema di occupazione e lavoro, c’è anche una norma per i lavoratori portuali che finanzia nuovi strumenti di sostegno al reddito e porta a 90 mesi l’istituzione dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e la riqualificazione professionale, (vi confluiscono i lavoratori in esubero delle imprese che eseguono operazioni portuali). Finanziati anche specifici strumenti per alcune categorie di lavoratori portuali, per le giornate di mancato avviamento al lavoro.
Infine, vengono prorogate al 31 dicembre 2024 (in luogo dell’attuale data del 30 giugno) le convenzioni tra il ministero del Lavoro e le Regioni per l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili (LSU).