Posso recuperare i soldi truffati per operazioni in criptovalute fatte tramite versamenti bancari con IBAN visibili?
Recuperare i soldi truffati in operazioni legate alle criptovalute può essere complesso, ma la normativa italiana ed europea offre alcuni strumenti di tutela, anche se con limitazioni specifiche per il contesto delle criptovalute.
È comunque importante agire rapidamente, presentando denuncia alle autorità competenti e consultare un avvocato esperto in diritto bancario per orientarsi tra le normative di settore e adottare le misure più efficaci per recuperare i fondi.
La truffa e la frode informatica, disciplinate dagli articoli 640 e 640-ter del Codice Penale, sono i reati tipici in cui rientrano le operazioni fraudolente relative alle criptovalute. In caso di truffa, è possibile presentare una denuncia alle autorità competenti, come la Polizia Postale, per avviare un’indagine penale.
Il Decreto Legislativo n. 231/2007, in materia di antiriciclaggio, impone agli intermediari finanziari e agli operatori nel settore delle criptovalute di adottare misure per prevenire il riciclaggio di denaro. Tuttavia, la protezione dei consumatori è limitata, poiché le criptovalute non sono regolamentate come i servizi finanziari tradizionali.
Anche per questo interviene la normativa europea. Il Regolamento UE 2022/858 sui mercati delle cripto-attività (MiCA) stabilisce un quadro giuridico per le criptovalute nell’Unione Europea e mira a proteggere i consumatori e prevenire le frodi, ma l’applicazione effettiva può variare a seconda del tipo di criptovaluta e della giurisdizione della piattaforma coinvolta.
C’è poi la Direttiva PSD2 (Payment Services Directive 2) sui servizi di pagamento, che prevede, in caso di operazioni non autorizzate o fraudolente, che il consumatore possa ottenere il rimborso dall’istituto di pagamento. Tuttavia, questa tutela si applica principalmente alle transazioni bancarie tradizionali e non direttamente alle criptovalute, ma può essere rilevante se la truffa ha coinvolto un trasferimento bancario tradizionale connesso all’acquisto di criptovalute.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi