Dovendo ristrutturare casa tramite demolizione e ricostruzione in altro sedime, per l’anno 2024 con quale Sismabonus posso operare: ancora quello riferito al 110 pari al 70% o quello con le aliquote dipendenti dal tipo di intervento?
Nel 2024, il Sismabonus continua ad essere disponibile, ma con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti.
Per prima cosa, per accedere al Sismabonus con interventi di demolizione e ricostruzione nel 2024, l’edificio deve essere situato in una zona sismica 1, 2 o 3 e l’intervento deve consentire il miglioramento della classe di rischio sismico, attestato da un ingegnere o architetto qualificato nel progetto e nella perizia (asseverazione tecnica), allendando il tutto alla SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o al permesso di costruire.
Se è prevista la demolizione e ricostruzione con eventuale spostamento di sedime, devono anche essere rispettate le norme urbanistiche locali.
Per quanto riguarda le detrazioni disponibili nell’anno corrente, se intende eseguire una ristrutturazione tramite demolizione e ricostruzione in altro sedime, può operare con il Sismabonus seguendo le aliquote dipendenti dal tipo di intervento.
Per interventi di ristrutturazione edilizia che includono la demolizione e ricostruzione, il Sismabonus prevede detrazioni fiscali in funzione della riduzione del rischio sismico ottenuta:
- 70% se l’intervento comporta il passaggio ad una classe di rischio inferiore.
- 80% se l’intervento comporta il passaggio a due classi di rischio inferiori.
- Per interventi su edifici condominiali, le aliquote salgono rispettivamente al 75% e all’85%.
Il Superbonus per interventi sismici è stato ridotto al 70% per il 2024, salvo specifiche condizioni previste per edifici condominiali o unifamiliari con determinate scadenze. Per usufruirne, la scadenza varia in base alla tipologia di immobile e di intervento, con termine ultimo al 31 dicembre 2024, a meno di ulteriori proroghe.
Per accedere al Sismabonus, è poi è necessario ottenere una certificazione da un professionista abilitato che attesti il miglioramento sismico dell’edificio, mentre la detrazione andrà richiesta nella dichiarazione dei redditi, fruibili in dieci rate di pari importo.
Conviene valutare attentamente le specifiche delle detrazioni e verificare con un professionista la possibilità di rientrare in eventuali agevolazioni più vantaggiose. Per farlo, consideri che il Sismabonus per interventi di demolizione e ricostruzione con spostamento in altro sedime è regolato da diverse normative e provvedimenti, che includono:
- Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) e successivi aggiornamenti, che stabiliscono le modalità e le aliquote per il Sismabonus.
- Decreto Rilancio (Decreto Legge n. 34/2020), modificato dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), che introduce dettagli operativi.
- Decreto Legge n. 11/2023, che abolisce la cessione del credito e lo sconto in fattura, tranne per i lavori già in corso entro il 16 febbraio 2023.
- Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 24/E del 2023, che fornisce chiarimenti operativi sulle nuove disposizioni e sulla validità del Sismabonus.
- Risoluzione n. 16/E del 2023 dell’Agenzia delle Entrate, che chiarisce aspetti specifici legati alla demolizione e ricostruzione con spostamento di sedime.
Questi documenti disciplinano le modalità di applicazione delle agevolazioni fiscali e le scadenze per la richiesta delle detrazioni.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi