I cittadini italiani che fissano la dimora abituale all’estero sono tenuti a iscriversi all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, entro i primi 90 giorni dal trasferimento, per non incorrere in una sanzione che può anche arrivare a mille euro.
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi dei non residenti in Italia, tuttavia, è necessario tenere conto di una regola generale: è necessario presentarla quando vengono percepiti redditi di fonte italiana, anche se la residenza fiscale è all’estero.
Ai fini delle imposte sui redditi, inoltre, possono essere considerati non residenti coloro che sono iscritti all’AIRE e non sono iscritti nell’anagrafe della popolazione italiana per almeno 183 giorni, non avendo domicilio o residenza nello Stato italiano.
Nel caso in cui si sia iscritti nell’anagrafe della popolazione residente di un Comune italiano per la maggior parte dell’anno, inoltre, anche se si è iscritti all’AIRE è comunque necessario presentare la dichiarazione dei redditi con Modello 730 o Modello Redditi PF, relativa ai redditi imponibili prodotti. In base al TUIR, inoltre, i soggetti non residenti devono dichiarare in Italia:
- redditi fondiari;
- redditi di capitale;
- redditi di lavoro dipendente o autonomo;
- redditi d’impresa;
- redditi derivanti da attività occasionale, affitto di terreni e plusvalenze.