Pensione anticipata precoci e gravosi dopo malattia professionale

Risposta di Anna Fabi

9 Agosto 2024 08:27

Michele chiede:

Avendo svolto dal 1982 fino a Ottobre 2018 lavori pesanti/gravosi come idraulico installatore di impianti termici ed essendo un lavoratore precoce posso usufruire della pensione anticipata? Dal 2018 ad oggi l’azienda mi ha affidato un lavoro impiegatizio poiché, a causa della malattia professionale riconosciuta da Inail, non posso più spostare pesi e fare movimenti ripetitivi. Mi sembra strano che una persona perda i diritti a causa della disabilità. Sempre a causa dei problemi creati dal lavoro svolto, mi è stata anche tolta la patente C e data una BS con obbligo di cambio automatico.

La condizione di lavoratore precoce e il lungo periodo in cui ha svolto mansioni gravose sono i soli elementi che le danno il diritto a richiedere la pensione anticipata con la Quota 41.

La sua situazione, legata ad una malattia professionale, è piuttosto complessa e merita un’analisi approfondita per determinare da parte di un professionista per avere maggiori certezze sul potenziale accesso alla pensione anticipata in veste di lavoratore precoce che ha svolto lavori gravosi.

Le fornisco intanto una panoramica delle principali condizioni di legge richieste e delle possibili soluzioni da percorrere.

Requisiti pensione anticipata per lavoratori precoci e gravosi

  • Lavoratori precoci: per accedere alla pensione anticipata in qualità di lavoratore precoce, deve avere almeno 12 mesi di contributi effettivi versati prima del compimento del 19° anno di età e aver maturato 41 anni di contributi complessivi.
  • Lavori gravosi: gli idraulici installatori di impianti termici rientrano tra le categorie dei lavori gravosi, a condizione che abbiano svolto tale attività per almeno 6 degli ultimi 7 anni o 7 degli ultimi 10 anni prima del pensionamento.

Possibilità di accesso alla pensione anticipata

Nel suo caso, visto che dal 2018 svolge un’attività impiegatizia a causa della malattia professionale riconosciuta dall’INAIL, non si configura il requisito dello svolgimento 7 anni di mansioni gravose o usuranti negli ultimi 10 anni di attività lavorativa oppure di almeno 6 anni degli ultimi 7.

La ratio della norma è anticipare l’uscita dal mercato del lavoro di chi, al momento della domanda (o giù di lì), è ancora impegnato in attività faticose svolgendo ancora mansioni gravose. Il fatto che lei ora lavori in ufficio comporta l’apparente assenza della condizione per l’accesso alla pensione anticipata con 41 anni di contributi, visto che negli ultimi anni non ha più svolto lavori gravosi.

Malattia professionale e diritti pensionistici

La malattia professionale riconosciuta dall’INAIL non dovrebbe tuttavia privarla del diritto alla pensione agevolata o ad altri sussidi. Anzi, il riconoscimento dovrebbe rafforzare la sua posizione, evidenziando come il lavoro gravoso abbia compromesso la sua salute.

Tuttavia, nei fatti, non rileva ai fini del diritto a pensione con la Quota 41, in quanto i requisiti sono legati essenzialmente ai periodi di lavoro svolti nella funzione di addesso a mansioni gravose o usuranti.

La perdita della patente C e la limitazione alla patente BS con obbligo di cambio automatico, se derivano dalla malattia professionale, potrebbero ulteriormente rafforzare la sua posizione, dimostrando che le sue condizioni di salute sono state gravemente compromesse dal lavoro gravoso svolto in passato. Ma allo stesso modo non sono rilevanti ai fini di questa specifica formula di pensione, mentre invece potrebbero aiutarla a ottenere altre agevolazioni previdenziali legate al grado di inabilità lavorativa.

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Considerando la complessità della situazione, potrebbe essere utile consultare un patronato, un sindacato o un consulente del lavoro specializzato in materia pensionistica o giuslavoristica, per assisterla nella procedura e per verificare che tutti i requisiti siano rispettati.

In conclusione, la malattia professionale non dovrebbe privarla dei diritti acquisiti per la pensione anticipata ma neppure può favorirla.

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Risposta di Anna Fabi