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Welfare aziendale: esentasse anche i corsi scolastici dei figli

di Anna Fabi

4 Luglio 2024 11:01

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I rimborsi per l'attività sportiva dei figli dei dipendenti scontano l'IRPEF a meno che non siano inclusi nei piani di offerta formativa scolastica.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i rimborsi per le attività sportive praticate dai figli dei dipendenti rientrano nell’esenzione Irpef se le attività sono incluse nei piani di offerta formativa scolastica.

Se il servizio è offerto da associazioni sportive esterne al contesto scolastico, invece, il rimborso sarà soggetto a tassazione.

Welfare: rimborsi spese figli senza imposizione IRPEF

La Risposta n. 144 del 3 luglio 2024 ha dunque fornito un importante chiarimento sui rimborsi spese per le attività sportive nell’ambito del welfare aziendale.

Per il Fisco, non concorrono alla formazione del reddito le somme erogate dal datore di lavoro per la fruizione di servizi di educazione e istruzione da parte dei familiari dei dipendenti, inclusi servizi integrativi e di mensa, ludoteche, centri estivi e invernali, e borse di studio.

La circolare n. 238/2000 aveva già specificato che l’esenzione include i rimborsi per rette scolastiche, tasse universitarie, libri di testo e altri benefit didattici. La circolare n. 28/2016 ha poi ampliato la definizione dei servizi agevolabili includendo anche i centri estivi, invernali e le ludoteche.

Distinzione tra spese ammissibili e non ammissibili

Nel contesto del welfare aziendale, le aziende possono quindi rimborsare ai dipendenti le spese sostenute per le attività sportive dei loro figli, purché queste siano parte delle iniziative scolastiche.

Le spese per attività sportive svolte in circoli o palestre esterne non godono dell’esenzione IRPEF.

Adempimenti in capo all’azienda

L’azienda che intende rimborsare le spese per attività sportive svolte dai figli dei dipendenti deve quindi verificare che tali attività siano parte del piano di offerta formativa scolastica per poter beneficiare dell’esenzione IRPEF.

L’Agenzia delle Entrate conferma infatti che i rimborsi per attività sportive esterne al contesto scolastico non beneficiano dell’esenzione prevista dall’articolo 51, comma 2, lettera f-bis), del TUIR.

I datori di lavoro devono pertanto prestare attenzione alle modalità di erogazione dei rimborsi per garantire il corretto trattamento fiscale delle somme erogate.