Ancora una fumata nera per il rinnovo del CCNL bancari del Credito Cooperativo, che sarà discusso in data 8 luglio secondo quanto riportato dalle sigle sindacali.
Il tavolo di confronto è stato aperto lo scorso 21 marzo, tra le organizzazioni sindacali del settore (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca) e la delegazione di Federcasse.
Sono circa 36.500 i bancari coinvolti nel rinnovo del contratto, e le trattative per raggiungere un accordo sembrano protrarsi all’infinito.
Come si legge nel comunicato congiunto diffuso il 1° luglio 2024, ci sono “distanze ancora troppo ampie e non accoglibili” relative alla partita economica degli arretrati e delle diverse tranche di erogazione degli adeguamenti tabellari.
I punti ancora da chiarire riguardano l’aumento di 435 euro concesso ad altri lavoratori del settore bancario, al quale si aggiungono gli arretrati del periodo luglio-novembre 2023, pari a 1.250 euro.
I temi sui quali sono state invece già raggiunte intese sono i seguenti:
- riduzione dell’orario di lavoro settimanale di mezz’ora, a parità di retribuzione, dal 1° luglio 2025;
- nuova indennità di cash-less di 90 euro;
- previsione di una contribuzione datoriale alla Banca del tempo solidale del 30% rispetto a quanto versato volontariamente dai dipendenti;
- destinazione, per due anni, della contribuzione dedicata al Fondo di sostegno al reddito al Fondo occupazione credito cooperativo, alla Cassa mutua nazionale e alla premorienza;
- permessi dedicati al tema delle molestie e violenze di genere.